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Sclerosi multipla, l’alleanza tra neurologi e associazioni dei pazienti

  • Alessandro Visca
  • Sanità

Unire le forze per supportare le persone affette da sclerosi multipla e promuovere l’accesso alle terapie innovative. Questo l’obiettivo della Società Italiana di Neurologia (SIN) e dell’associazione dei pazienti (Associazione Italiana Sclerosi Multipla – AISM), in occasione della Giornata Mondiale dedicata a questa grave patologia neurologica, celebrata lo scorso 30 maggio.

La sclerosi multipla (SM) è una malattia cronica del sistema nervoso centrale che in Italia colpisce circa 137.000 persone e fa registrare oltre 3.600 nuovi casi ogni anno. Si tratta di una malattia generalmente a esordio giovanile (tra i 20 e i 40 anni) con una maggiore frequenza nelle donne.

La patologia è spesso associata a una disabilità rilevante, che, spesso, compare dopo alcuni anni di storia clinica e un lungo decorso che si prolunga poi per tutta la vita. I sintomi più comuni della SM sono perdita di equilibrio, cattiva coordinazione, tremori, disturbi del linguaggio, alterazioni della vista, riduzione di forza, perdita della capacità deambulatoria, perdita del controllo sfinterico, deficit delle funzioni cognitive, disfagia, dolore, e affaticabilità cronica, che sono presenti in misura variabile da soggetto a soggetto.

I nuovi farmaci possono cambiare la storia naturale della malattia

Negli ultimi anni le terapie per la SM hanno fatto registrare progressi significativi con l’arrivo di diversi farmaci ad alta efficacia. Questi nuovi trattamenti offrono la possibilità di intervenire precocemente e di arrestare la progressione della disabilità, cambiando radicalmente la prospettiva di vita dei pazienti.

Claudio Gasperini, responsabile del Gruppo di studio sclerosi multipla della Società Italiana di Neurologia, precisa:

La SIN e l’AISM si sono impegnate a promuovere un confronto aperto e costruttivo con l’Agenzia Italiana del farmaco (AIFA), al fine di ottimizzare l’uso di queste terapie innovative e di garantire che siano disponibili quanto prima per coloro che ne possono beneficiare. L’obiettivo è quello di modificare la storia naturale della malattia, riducendo la progressione della disabilità e migliorando la qualità di vita delle persone con SM”.

Alfredo Berardelli, presidente SIN, aggiunge:

la Giornata mondiale della sclerosi multipla rappresenta un momento per unire le forze, non solo tra professionisti della salute e associazioni, ma anche tra la comunità nel suo insieme. È essenziale lavorare congiuntamente per garantire che tutte le persone con SM abbiano accesso alle cure necessarie a condurre una vita appagante. Unendo le forze, oggi e tutti i giorni, possiamo fare la differenza nella vita delle persone con Sclerosi Multipla e contribuire a un futuro in cui tutti abbiano pari opportunità e sostegno nella lotta contro questa malattia”.

Alessandro Visca
Alessandro Visca

Giornalista specializzato in editoria medico­­­­-scientifica, editor, formatore.