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Anemia sideropenica e valori soglia di ferritina

Uno studio ha confrontato le diagnosi di anemia da carenza di ferro ottenute con diversi criteri di valutazione della ferritina

Il monitoraggio della ferritina viene utilizzato per valuatre le riserve di ferro e individuare eventuali carenze. Uno studio condotto dall’Allegheny Health Network, associazione no-profit che comprende 14 centri ospedalieri in Pennsylvania (Usa) e pubblicato su JAMA Internal Medicine, ha mostrato come l’utilizzo di criteri di definizione più stringenti permetterebbe di identificare un maggior numero di casi di anemia sideropenica.

Le raccomandazioni sui valori soglia di ferritina

Nel 2020, l’American Gastroenterological Association (AGA) ha proposto di ampliare i valori soglia che definiscono la carenza di ferro, innalzando il limite di ferritina da 15 ng/mL, raccomandato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, a 45 ng/mL.

Sono state inoltre emesse indicazioni per la valutazione dell’anemia sideropenica asintomatica (IDA) con la raccomandazione di eseguire una endoscopia bidirezionale negli uomini, e nelle donne in postmenopausa. Una raccomandazione condizionata è stata introdotta anche per le donne in premenopausa, nonostante la loro maggiore probabilità di andare incontro ad anemia dovuta a menorragia.

Al fine di valutare l’impatto di queste indicazioni sulla stima della prevalenza dell’IDA negli Stati Uniti, è stata condotta una analisi sui dati di 7.357 soggetti provenienti dallo studio NHANES (National Health and Nutrition Examination Survey) raccolti tra gennaio e aprile 2025.

Criteri più stringenti portano a stime di prevalenza di anemia superiori

La carenza di ferro è stata valutata in base a tre differenti valori-soglia di ferritina; oltre a quelle raccomandate da OMS e AGA è stata considerata anche la soglia intermedia, corrispondente a valori inferiori o uguali a 30 ng/mL. Per la definizione di anemia sono stati impiegati i criteri dell’OMS, con valori di emoglobina inferiori a 12 g/dL per le donne e 13 g/dL per gli uomini.

L’impiego di valori di ferritina ≤ 15 ng/mL ha portato all’identificazione di 5,9 milioni di adulti con anemia sideropenica; applicando la soglia raccomandata da AGA, ossia ≤ 45 ng/mL, la stima sale a 9,2 milioni. Con l’utilizzo del valore intermedio (≤ 30 ng/mL), infine, il numero di casi stimati sale a 8,3 milioni.

Complessivamente, dunque, con l’applicazione dei criteri indicati dall’American Gastroenterology Association i casi di anemia da carenza di ferro riscontrati tra gli adulti statunitensi sono aumentati di oltre tre milioni di unità. L’adozione dei criteri AGA porterebbe, inoltre, all’aumento dei soggetti candidati all’endoscopia bidirezionale, raccomandata per la valutazione dell’anemia sideropenica asintomatica negli uomini e nelle donne in pre- e post-menopausa.

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Stefania Cifani

Giornalista scientifica e Medical writer

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