Il fenomeno dell’antibiotico-resistenza (AMR) rappresenta una reale minaccia per il trattamento e la prevenzione di una crescente gamma di infezioni causate da batteri, virus, funghi e parassiti; è pertanto considerato una emergenza per la salute pubblica a livello globale. La perdita di efficacia delle terapie antibiotiche rende procedure come interventi chirurgici, ricoveri, trattamenti chemioterapici, trapianti molto più rischiosi.
Dati allarmanti
Secondo il recente rapporto dell’Organizzazione Mondiale della Sanità “Bacterial Priority Pathogens List” (1), stime per l’anno 2019 indicano che 1,27 milioni di decessi possano essere direttamente attribuiti a batteri divenuti resistenti agli antibiotici, e che altri cinque milioni di decessi possano essere a questo correlati1. Sul fronte europeo, dati dell’ECDC attestano che ogni anno in Europa si verificano più di 670mila infezioni da germi antibiotico-resistenti, associate a oltre 35 mila decessi di cui circa un terzo solo in Italia (2).
Batteri sotto sorveglianza
A partire dal 2017 L’OMS ha stilato una lista di patogeni resistenti e prioritari nella lotta all’AMR, in quanto considerati critici per le misure di salute pubblica e per la ricerca e sviluppo (1).
L’aggiornamento per il 2024 include 15 famiglie di patogeni suddivisi in categorie di priorità critica, alta e media. Sono considerati particolarmente critici i batteri Gram-negativi resistenti agli antibiotici di ultima generazione, come Acinetobacter baumannii, resistente ai carbapenemi, e la famiglia delle Enterobacterales, resistenti a carbapenemi e cefalosporine di terza generazione (1).
Tra i patogeni ad alta priorità, vi sono Pseudomonas aeruginosa e Staphylococcus aureus, soprattutto per quanto riguarda le infezioni sanitarie; inclusi in questa categoria sono anche Salmonella e Shigella per la loro capacità di trasferire geni di resistenza e del loro impatto globale, specie nei paesi a basso e medio reddito. Neisseria gonorrhoeae, di cui sono emersi ceppi multi-resistenti ed Enterococcus faecium, per la sua capacità di trasmettere elementi di resistenza lungo lo spettro One Health, sono considerati ad alta priorità (1).
Secondo le autorità sanitarie, stante il quadro attuale e in assenza di interventi decisivi, il fenomeno dell’antibioticoresistenza potrebbe diventare la prima causa di mortalità nel 2050 e provocare oltre 39 milioni di decessi nel mondo (1).
Riferimenti bibliografici
WHO Bacterial Priority Pathogens List, 2024: bacterial pathogens of public health importance to guide research, development and strategies to prevent and control antimicrobial resistance. Geneva: World Health Organization; 2024. Licence: CC BY-NC-SA 3.0 IGO.
AIFA. Dossier Antibiotico-Resistenza. 2024 https://www.aifa.gov.it/documents/20142/2604032/Dossier_stampa_AIFA_Antibiotico-resistenza_2024.pdf