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Crampi notturni, la vitamina k potrebbe diminuirne frequenza e intensità

Uno studio multicentrico, randomizzato e controllato con placebo, condotto in Cina nel 2023 mostra che la supplementazione con vitamina K riduce significativamente la frequenza, l’intensità e la durata dei crampi notturni alle gambe in pazienti anziani.

Lo studio, pubblicato a ottobre su JAMA Internal Medicine ha valutato un campione di volontari composto da anziani residenti in comunità di età pari o superiore a 65 anni, con 2 o più episodi documentati di crampi notturni alle gambe durante 2 settimane. I partecipanti considerati idonei sono stati randomizzati in un rapporto 1:1 per ricevere vitamina K o un placebo per 8 settimane.

Il gruppo vitamina K ha sperimentato una significativa riduzione della frequenza media settimanale dei crampi (differenza media da 2,60 [DS, 0,81] a 0,96 [DS, 1,41]) rispetto al gruppo placebo, che ha mantenuto una frequenza media settimanale di 3,63 (DS, 2,20) (P < 0,001).

La ​​gravità dei crampi notturni alle gambe è diminuita di più nel gruppo vitamina K (differenza media, -2,55 [DS, 2,12] punti) rispetto al gruppo placebo (differenza media, -1,24 [DS, 1,16] punti). Anche la durata dei crampi notturni alle gambe è diminuita di più nel gruppo vitamina K (differenza media, -0,90 [DS, 0,88] minuti) rispetto al gruppo placebo (differenza media, -0,32 [DS, 0,78] minuti). Non sono stati identificati eventi avversi correlati all’uso di vitamina K, il che indica un buon profilo di sicurezza per l’integrazione.

Gli autori dello studio concludono:

date le caratteristiche generalmente benigne dei crampi notturni agli arti inferiori la modalità di trattamento deve essere sia efficace che sicura, riducendo così al minimo il rischio di danno iatrogeno.”

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Alessandro Visca

Giornalista specializzato in editoria medico­­­­-scientifica, editor, formatore.