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Kefir, gli effetti su glicemia e insulino-resistenza

Una metanalisi dei dati attualmente disponibili offre nuove indicazioni sul potenziale del consumo regolare di latte fermentato per la prevenzione del diabete

Il kefir è un latte fermentato, ricco di probiotici, prodotto grazie all’azione di batteri lattici e lieviti, con potenziali effetti benefici sulla salute. Alcuni studi hanno infatti evidenziato che il consumo di prodotti lattiero-caseari fermentati è associato a una riduzione del rischio di sindrome metabolica, diabete di tipo 2 e mortalità cardiovascolare; il kefir possiede, inoltre, un effetto immuno-modulatorio.

Tuttavia, i dati clinici e statistici relativi agli effetti del consumo di kefir sono frammentari, e talvolta contrastanti. Una  metanalisi condotta dall’Università di Istanbul ha analizzato, in modo statistico e approfondito, l’effetto di un consumo regolare di kefir sul controllo glicemico e sul profilo lipidico, oltre che sulle misure antropometriche e sulle citochine infiammatorie.

Sono stati quindi identificati 24 studi (selezionati da un totale di 702 lavori) pubblicati fino a gennaio 2025. La sintesi e l’analisi dei dati sono state effettuate sulla base delle evidenze disponibili, utilizzando confronti pre- e post-intervento (consumo di kefir), e tra gruppi di intervento e di controllo, che hanno permesso di isolare l’impatto diretto del kefir sui partecipanti.

Riduzione di glicemia e del rischio di insulino-resistenza associati al consumo di kefir

Il lavoro, pubblicato sulla rivista Nutrition, Metabolism and Cardiovascular Diseases, ha indagato il potenziale effetto del consumo di kefir sul profilo metabolico, con analisi di: livelli di glicemia e di insulinemia a digiuno, emoglobina glicata, indice HOMA-IR (impiegato per valutare il rischio di insulino-resistenza), trigliceridi, colesterolo totale, LDL e HDL.

Inoltre, sono stati considerati i biomarcatori infiammatori, tra cui PCR, TNF-α, IL-6, IL-10, IL-8 e IFN-γ, e i valori delle misure antropometriche quali peso, indice di massa corporea, circonferenza vita e massa magra.

Il consumo di kefir ha indotto una riduzione modesta ma significativa sia della glicemia a digiuno, con una differenza media di 8,46 mg/dL, che dell’indice HOMA-IR (−1,71). Non sono stati invece osservati effetti significativi sulle misure antropometriche, sul profilo lipidico o sui marcatori infiammatori.

In conclusione, i risultati suggeriscono che il consumo regolare di kefir potrebbe avere un impatto positivo sul profilo metabolico e contribuire a migliorare i livelli di glicemia e la sensibilità all’insulina; sono tuttavia necessarie ulteriori ricerche per poter formulare raccomandazioni definitive.

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alessandro visca
Alessandro Visca

Giornalista specializzato in editoria medico­­­­-scientifica, editor, formatore.

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