
Salute del cervello, il TIA può accelerare il declino cognitivo?
Un attacco ischemico transitorio (TIA), così come l’ictus, a lungo termine può determinare un declino cognitivo più rapido. Sono le conclusioni di uno studio americano che ha confrontato la traiettoria delle funzioni cognitive prima e dopo l’evento in soggetti che avevano avuto un TIA o un ictus e un’ampia popolazione di controlli asintomatici.
I risultati mostrano che un singolo TIA è un fattore di rischio per il declino cognitivo, indipendentemente da altri fattori di rischio vascolari e demografici, con un incremento del rischio nel tempo simile a quello di chi ha avuto un ictus.
“Nonostante la rapida risoluzione dei sintomi dell’ictus nel TIA – scrivono gli autori nelle conclusioni dello studio – sembra che l’impatto sia sufficiente per essere associato a un declino cognitivo a lungo termine.”
La valutazione delle funzioni cognitive prima e dopo il TIA
Lo studio pubblicato su JAMA Neurology si basa su un’analisi di dati secondari dello studio Reasons for Geographic and Racial Differences in Stroke (REGARDS), una coorte basata sulla popolazione americana composta da 30.239 persone di diversi gruppi etnici, seguita nel tempo per rilevare gli eventi cerebrovascolari incidenti.
Nello studio sull’evoluzione delle funzioni cognitive dopo un TIA sono stati inclusi 356 individui con un primo TIA (età media 66,5 anni, 53% donne) e 965 soggetti che avevano avuto un ictus (età media 66,8 anni, 51% uomini), diagnosticati con neuroimaging, messi a confronto con e14.882 controlli asintomatici (età media 63,2 anni; 57% donne).
Le funzioni cognitive sono state valutate con test di fluidità verbale e memoria, somministrati due volte l’anno. Attraverso modelli di regressione statistica sono state valutate le funzioni cognitive pre-evento e post-evento e il cambiamento annuale.
Prima dell’evento i punteggi delle funzioni cognitive erano inferiori nel gruppo con ictus (-0,25; IC 95% da -0,32 a -0,17) rispetto al gruppo TIA (-0,05; da -0,17 a – 0,07; P = 0,005). Dopo l’evento il punteggio cognitivo del gruppo con ictus è diminuito significativamente (-0,14; da -0,21 a -0,07) rispetto a quello del gruppo con TIA (0,01; da -0,10 a 0,12; P = 0,02) e dei controlli (-0,03; da -0,05 a -0,01; P = 0,003).
Il dato più significativo riguarda il declino cognitivo annuale, che è risultato più rapido (P = 0,001) nel gruppo con TIA (-0,05; IC al 95%, da -0,06 a -0,03) rispetto a quello dei controlli asintomatici (-0,02; da -0,02 a -0,02) ma non diverso dal gruppo con ictus (-0,04; da -0,05 a -0,03; P = 0,43).
Secondo gli autori dello studio:
il declino cognitivo associato all’attacco ischemico transitorio suggerisce la necessità di rivalutare la gestione post-attacco e di sottoporre a screening regolari i cambiamenti cognitivi in questi soggetti.”