L’adroterapia, cura innovativa per i tumori entra nel SSN
L’adroterapia è una forma di radioterapia che utilizza fasci di protoni e ioni carbonio; viene impiegata per combattere i tumori non operabili che resistono alla tradizionale radioterapia. Il decreto ministeriale sui nuovi Livelli Essenziali d’Assistenza, pubblicato il 18 marzo in Gazzetta Ufficiale, fa rientrare questa cura innovativa nel Servizio Sanitario Nazionale.
Il decreto sui nuovi LEA prevede trattamenti di adroterapia per dieci patologie tumorali: cordomi e condrosarcomi della base del cranio e del rachide, tumori del tronco encefalico e del midollo spinale, sarcomi del distretto cervico-cefalico, paraspinali, retroperitoneali e pelvici, sarcomi delle estremità resistenti alla radioterapia tradizionale (osteosarcoma, condrosarcoma), meningiomi intracranici in sedi critiche (stretta adiacenza alle vie ottiche e al tronco encefalico), tumori orbitari e periorbitari (ad esempio seni paranasali), incluso il melanoma oculare, carcinoma adenoideo-cistico delle ghiandole salivari, tumori solidi pediatrici, tumori in pazienti affetti da sindromi genetiche e malattie del collageno associate ad un’aumentata radiosensibilità, recidive che richiedono il ritrattamento in un’area già precedentemente sottoposta a radioterapia.
I fasci di protoni e ioni carbonio utilizzati per l’adroterpaia sono prodotti da un acceleratore di particelle (sincrotrone), simile a quelli del CERN di Ginevra, alla cui realizzazione hanno lavorato 600 aziende e numerosi enti tra cui INFN (Istituto Nazionale di Fisica Nucleare), le Università di Pavia e Milano, il Politecnico di Milano e lo stesso CERN di Ginevra. Il sincrotrone del CNAO può generare sia fasci di protoni che di ioni carbonio, particelle più pesanti e dotate di maggiore energia, capaci di spezzare con maggiore forza il DNA delle cellule tumorali e impedire loro di riprodursi.
La Fondazione CNAO, Centro Nazionale di Adroterapia Oncologica, che ha sede a Pavia presso il Policlinico San Matteo, ha già trattato con adroterapia oltre 1200 pazienti. CNAO è uno dei 6 centri al mondo capaci di effettuare trattamenti di adroterapia sia con protoni che con ioni carbonio.
Il presidente della Fondazione CNAO, Erminio Borloni, ha commentato: “L’inserimento dell’adroterapia nei nuovi LEA è un risultato importante perché mette a disposizione di tutti i cittadini una terapia avanzata sui cui l’Italia è all’avanguardia mondiale. Stimiamo che nel nostro Paese ci siano almeno 4500 pazienti oncologici ogni anno che necessitano dell’adroterapia come migliore risposta terapeutica alla loro malattia”.