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Obesità, l’effetto yo-yo della dieta: potrebbe aumentare il rischio di morte

L’associazione era già nota per i soggetti ad alto rischio cardiovascolare: le variazioni frequenti di peso corporeo, ovvero il cosiddetto effetto yo-yo, che si ha con un rapido recupero del peso dopo averlo perso con una dieta, è associato a un maggior rischio di mortalità.

Un nuovo studio, recentemente pubblicato sulla rivista Journal of Clinical Endocrinology & Metabolism ha indagato la relazione tra fluttuazione del peso corporeo, mortalità, eventi cardiovascolari e incidenza di diabete in una popolazione sana.

I ricercatori hanno considerato una coorte 3.678 persone di entrambi i sessi dal Korean Genome and Epidemiology Study e hanno confrontato la variabialità media consecutiva del peso corporeo e le implicazioni per la salute, monitorate ogni 2 anni nell’arco di un periodo totale di 16 anni.

Alla partenza dello studio i partecipanti con un’alta media di fluttuazioni di peso corporeo erano più spesso obesi, avevano livelli più elevati di pressione sanguigna e di emoglobina glicata (HbA1c), rispetto ai soggetti con meno fluttuazioni.

L’aumento della media delle variazioni di peso è risultato associato alla mortalità (HR 1,46, IC 95% 1,32-1,62, P <0,001), mentre non si è trovata un’associazione con gli eventi cardiovascolari. Per quanto riguarda l’incidenza del diabete i risultati variano secondo il Body Mass Index. I soggetti con BMI <25 kg/m2  l’effetto yo-yo incide negativamente aumentando il rischio di diabete (HR 1,36, IC 95% 1,11-1,65, P = 0,003) mentre in quelli con un BMI più alto ( ≥ 25 kg/m2) il rischio di sviluppare la malattia diminuisce (HR 0,76, IC 95% 0,60-0,95, P = 0,014).

“Questo studio dimostra che frequenti variazioni del peso possono aumentare il rischio di morte di una persona”, ha detto l’autore principale dello studio, Hak C. Jang, MD, Ph.D., professore dell’Università Nazionale di Seoul (SNU) College of Medicine e Seoul National University Bundang Hospital in Seongnam, (Corea del Sud). “Tuttavia, abbiamo anche concluso che la perdita di peso a causa di diete cicliche può ridurre il rischio di sviluppare il diabete nelle persone con obesità”.

Va ricordato che secondo alcune stime l’80 per cento delle persone che dimagriscono con la dieta gradualmente finiscono per riguadagnare lo stesso peso. Secondo la Società di Endocrinologia americana quando un individuo obeso perde peso, il corpo riduce la quantità di energia consumata sia a riposo, sia durante l’esercizio fisico e le attività quotidiane, mentre aumenta il senso di fame. Questa combinazione di minore dispendio energetico e fame crea una “tempesta metabolica perfetta”, condizione ideale per l’aumento di peso.

 

Alessandro Visca
Alessandro Visca

Giornalista specializzato in editoria medico­­­­-scientifica, editor, formatore.