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Le arance come fonte bilanciata di vitamine, folati e antiossidanti nella dieta

Nelle raccomandazioni nutrizionali dell’INRAN (Istituto nazionale di ricerca per gli alimenti e la nutrizione) si legge che il gruppo di alimenti costituito da “frutta e ortaggi” rappresenta una fonte molto importante di fibra, di beta-carotene e di vitamina C (presente soprattutto in agrumi, fragole, kiwi, pomodori e peperoni). Inoltre, in questi alimenti si trovano altre vitamine e minerali di fondamentale importanza per il mantenimento di un buono stato di salute, tra cui magnesio e potassio.

Nella tabella sono indicati i contenuti di questi micronutrienti in 100 grammi di alcuni tra i frutti di più frequente consumo e dei succhi 100% frutta corrispondenti.

Il contenuto è confrontato con i VNR (Valori Nutritivi di Riferimento), ossia le quantità raccomandate di vitamine e minerali da assumere con la dieta.

tabella micronutrienti della frutta

Come si vede nella tabella, l’arancia ha il contenuto maggiore di vitamina C, riconosciuta per le sue proprietà antiossidanti in contrasto alla formazione dei radicali liberi, all’origine di stati infiammatori e dell’invecchiamento cellulare.

Meno noto è che le arance sono anche ricche di polifenoli, le sostanze che donano al frutto il colore arancio che attira gli insetti impollinatori. Nel frutto ancora sulla pianta svolgono una funzione protettiva nei confronti dei raggi UV e dei parassiti; infatti, studi di laboratorio dimostrano che i polifenoli hanno proprietà antimicrobiche, antifungine e antiparassitarie, suscitando l’interesse dei ricercatori per possibili applicazioni alla salute umana.

Nella tabella si vede che l’arancia, rispetto ad altri frutti di frequente consumo, ha anche il maggior contenuto di folati, sostanze che hanno un effetto immunostimolante, favoriscono la divisione cellulare e combattono stanchezza e fatica. Notevole anche la presenza di potassio che è un elemento prezioso per il mantenimento nei limiti della pressione sanguigna, fondamentale per il buon funzionamento dei muscoli e il sistema nervoso.

Questi micronutrienti si conservano anche nel succo d’arancia? Le analisi ci dicono di sì, anzi, come si vede nella tabella, sono presenti in concentrazione maggiore nei succhi 100% frutta rispetto al frutto d’ordine. Nel succo 100% arancia, ad esempio, la concentrazione di vitamina C, potassio e folati è maggiore rispetto all’arancia stessa.

Cosa si intende per succhi 100% frutta? La legge (Direttiva UE 2012/12) stabilisce dei criteri precisi per l’etichettatura dei prodotti in commercio e distingue:

Succhi 100% frutta

Prodotto ottenuto interamente dalla frutta spremuta, senza aggiunta di zuccheri, coloranti, conservanti, aromi. Il succo può essere:

  •  succo non da concentrato (ottenuto dalla parte commestibile della frutta sana e matura, viene poi pastorizzato sia per mantenere la freschezza, inattivando gli enzimi, sia per eliminare microrganismi come lieviti e muffe che possono trovarsi naturalmente nel frutto).
  • succo da concentrato (il processo di concentrazione consiste nell’eliminazione di parte dell’acqua contenuta nel succo estratto dal frutto, per facilitare il trasporto e lo stoccaggio. Il succo viene poi ricostituito con la quantità di acqua sottratta).

Nettare di frutta

Si produce partendo dal succo di frutta o dalla purea di frutta o da entrambi, a cui si aggiunge acqua ed eventualmente zucchero o edulcoranti. È consentita anche l’aggiunta di un numero molto limitato di additivi, che svolgono essenzialmente una funzione antiossidante o acidificante, mentre è vietato l’utilizzo di conservanti, coloranti e aromi. La norma europea prevede che i nettari ottenuti esclusivamente dalla purea di frutta possano essere definiti come “succo e polpa di…”

Bevande a base di frutta

Devono essere definiti così i prodotti che non hanno le caratteristiche dei succhi 100% frutta e dei nettari.

 

Alessandro Visca
Alessandro Visca

Giornalista specializzato in editoria medico­­­­-scientifica, editor, formatore.