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anziani

I probiotici possono contribuire a contrastare un eccessivo calo ponderale negli anziani

Nella popolazione anziana è comune una graduale perdita di peso, che si può associare a sintomi di deperimento dell’organismo come debolezza muscolare, anemia, maggiore fragilità ossea, oltre che a sintomi depressivi e a un indebolimento del sistema immunitario.

La perdita di appetito può essere associata ad alterazioni della flora batterica intestinale. Sulla base di questo presupposto un gruppo di ricercatori giapponesi ha verificato il possibile ruolo dei probiotici in una strategia di contrasto all’eccessiva perdita di peso negli anziani.

Per questa ricerca sono stati arruolati 350 soggetti che avevano partecipato a uno studio clinico precedente sulla prevenzione del cancro colorettale, attivato dal Ministero della Salute giapponese.

Questo studio prevedeva la regolare assunzione di un preparato contenente L. casei Shirota (LcS) a confronto con biscotti di crusca di frumento per valutare gli effetti nella prevenzione del cancro colorettale. Il preparato con probiotico si è rivelato più efficace, facendo registrare una leggera diminuzione dell’incidenza a 4 anni di tumori del colon-retto (RR 0,85, IC 95%: 0,56-1,27), e una significativa diminuzione di lesioni precancerose (RR 0,65 IC 95%: 0,43-0,98).

Dopo vent’anni 380 soggetti con età media di 54 anni all’ingresso dello studio sono stati nuovamente contattati per valutare gli effetti a lungo termine dell’assunzione dei lactobacilli. È risultato che i soggetti che avevano assunto regolarmente L. casei Shirota avevano perso in media 1,4 kg di peso corporeo, mentre quelli che non avevano utilizzato il probiotico erano dimagriti di quasi 3 kg.

I meccanismi per cui i probiotici possono contrastare il dimagrimento non sono noti, gli autori di questo studio ipotizzano che la causa stia nella capacità dei batteri lattici di favorire il processo di conversione delle fibre alimentari in sostanze utilizzate per la produzione di energia, come gli acidi grassi a catena corta. Questo sostegno energetico potrebbe contrastare il deperimento dell’anziano.

Gli autori fanno notare che la perdita di peso dell’anziano può contribuire a una condizione di fragilità che, come noto, costituisce un fattore di rischio per mortalità e morbilità di vario genere.

La prevenzione della fragilità costituisce un obiettivo importante per i sistemi sanitari.

In conclusione, i dati di questo studio suggeriscono che l’assunzione a lungo termine di uno specifico probiotico potrebbe essere una strategia efficace per contribuire a contrastare il dimagrimento negli anziani.

Alessandro Visca
Alessandro Visca

Giornalista specializzato in editoria medico­­­­-scientifica, editor, formatore.