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Congresso SIMA. L’impatto del Covid-19 sugli adolescenti

“In Italia 700mila bambini e adolescenti sono stati colpiti dal Covid-19, di questi 3mila sono stati ricoverati e 30 sono morti. Nella seconda ondata, dopo l’estate 2020, l’età dei contagiati si è abbassata. A gennaio 2021 il “Focus età evolutiva”, curato dall’Istituto superiore di sanità all’interno del monitoraggio sul Covid-19 ha segnalato che il 18% dei nuovi casi riguarda i ragazzi con meno di 18 anni. In particolare, la categoria più colpita è quella dei ragazzi dai 14 ai 19 anni”.

Questi dati sono stati presentati al recente Congresso nazionale della Società Italiana di Medicina dell’Adolescenza (SIMA)* da Gabriella Pozzobon, pediatra del Dipartimento materno-infantile/Centro di Endocrinologia dell’Infanzia e dell’Adolescenza dell’Irccs Ospedale San Raffaele, Università Vita-Salute di Milano e presidente della SIMA. Pozzobon ha detto:

La pandemia da Covid-19 ha avuto e sta avendo un impatto importante sulla salute fisica e mentale delle popolazioni. Compreso, e per certi versi soprattutto, sugli adolescenti, con peculiarità legate alle specificità di questa fase della vita. Dall’11 marzo 2020, quando l’infezione da Sars-CoV-2 è stata classificata dall’OMS come pandemia, 139 milioni di bambini e adolescenti nel mondo hanno vissuto per almeno 9 mesi un regime restrittivo obbligatorio, mentre per poco meno di 200 milioni la permanenza a casa è stata raccomandata”.

Sebbene la pandemia da Covid-19 – continua Pozzobon – a livello globale abbia colpito gli adolescenti e l’intera fascia dell’età evolutiva in una piccola proporzione sul totale dei casi accertati, con manifestazioni cliniche spesso silenti o modeste e una mortalità significativamente più bassa rispetto alla popolazione generale, la prevalenza tende ad aumentare nella nuova ondata epidemica sostenuta dall’affermarsi della variante Delta.

Uno scenario confermato dai dati che arrivano dagli Stati Uniti: secondo i Centers for Disease and Prevention (CDC), negli Usa il tasso di ospedalizzazione settimanale da Covid per 100.000 tra bambini e adolescenti durante la settimana terminata il 14 agosto scorso è stato quasi 5 volte superiore al tasso registrato durante la settimana terminata il 26 giugno 2021. La campagna vaccinale per gli adolescenti li sta proteggendo, dato che, sempre secondo i CDC: “nel periodo 20 giugno-31 luglio 2021, il tasso di ospedalizzazione tra gli adolescenti non vaccinati era 10 volte superiore a quello tra gli adolescenti completamente vaccinati”. Aggiunge Pozzobon:

In Italia a settembre 2021 sui circa 4,6 milioni di adolescenti tra i 12 e i 19 anni, oltre 2 milioni e mezzo hanno completato il ciclo vaccinale, ma resta ancora 1 milione e mezzo che non ha alcuna copertura.”

Peraltro, si ha ragione di ritenere che gli adolescenti siano suscettibili al contagio al pari degli adulti, anche se restano asintomatici o paucisintomatici, sfuggendo alla diagnosi, il che, dice la presidente SIMA: “li rende vettori a elevato potenziale di trasmissione del virus, da cui la forte pressione a tenerli in casa per timore che la spinta alla socialità che li contraddistingue li renda pericolosi per gli anziani di casa”.

L’impatto sulla salute psichica degli adolescenti definito una seconda pandemia

Come riferisce il Rapporto “Covid-19 e adolescenza. Osservatorio nazionale per l’infanzia e l’adolescenza” condotto dal gruppo di esperti istituito dalla ministra Elena Bonetti e coordinato dalla professoressa Chiara Saraceno, pubblicato a maggio 2021, il maggior impatto della pandemia sui giovani, da sempre “sentinelle” dei traumi psicologici collettivi, si è avuto sulla salute psichica, tanto da parlare di “seconda pandemia” o “pandemia parallela” a carico dei minori, con seri danni a livello emotivo e cognitivo. Chiarisce la Pozzobon:

L’esperienza della pandemia ha sovvertito e ridefinito abitudini e regole di vita appartenenti al vissuto quotidiano degli adolescenti, a livello personale, familiare, sociale, privandoli dei loro spazi educativi, scolastici, ricreativi e sportivi, senza concedere tempi utili a orientarsi rispetto a ciò che stava accadendo. Ne è conseguita la perdita dei riti di passaggio fondamentali per procedere nel cammino verso l’autonomia e l’indipendenza”.

Alcuni adolescenti hanno mostrato minore resilienza al disorientamento, allo stress e alla fatica della pandemia: “si tratta”, dice la presidente SIMA, “di quelli con famiglia disfunzionale, problemi di salute mentale preesistenti, situazione socio-economica marginale o esperienza personale e familiare della malattia”.

Lo scenario complessivo, i molteplici effetti collaterali della pandemia

Gli effetti collaterali della pandemia sugli adolescenti si sono risentiti a molteplici livelli: “sociale, con l’acuirsi delle diseguaglianze, familiare, con aumento di conflittualità̀ e violenza domestica, scolastico, con gli effetti deleteri per molti della didattica a distanza, sanitario, con una globale riduzione dell’assistenza sanitaria ai minori (ritardi nelle diagnosi in acuto per calo degli accessi in pronto soccorso, riduzione di visite e controlli, rinvio di vaccinazioni), nutrizionale (aumento di obesità e disturbi del comportamento alimentare)”, precisa la Pozzobon, che aggiunge tra i rischi evidenziati anche “aumento della sedentarietà, abuso di tecnologia con i molteplici problemi correlati all’eccesso di esposizione al web (dalla dipendenza al cyberbullismo), comportamenti a rischio quali fumo di sigaretta, alcol e droghe, problemi psichici, tra cui emergenza di sintomi psico-somatici, alterazione del ritmo sonno-veglia, ansia e depressione, autolesionismo e ideazione suicidaria.”

Uno studio sul territorio nazionale di SIMA & Child in Mind Lab dell’Università Vita e Salute di Milano ha rivelato un livello maggiore di ansia e disregolazione emotiva per le femmine di ogni età e difficoltà emotive più marcate per gli studenti (maschi e femmine) della scuola superiore. E’ emersa inoltre un’associazione tra sintomatologia internalizzante e numero di ore passate su video-chat e social network. Viceversa, la scuola, anche in modalità a distanza, ha avuto un effetto stabilizzante sulle emozioni e i comportamenti, indipendentemente dal sesso e dall’età. Una proporzione significativa del campione esaminato ha mostrato punteggi di rilevanza clinica o borderline.

La pediatra ha concluso riportando la lettera aperta pubblicata su British Medical Journal da 30 firmatari tra i governi e le organizzazioni sanitarie mondiali, che hanno chiesto un’azione urgente a decisori politici, società civile, fornitori di servizi, educatori e famiglie, che garantisca il benessere degli adolescenti, in quanto l’attuale generazione, ossia 1,2 miliardi di persone tra i 10 ei 19 anni, rischia di essere segnato in modo devastante dagli effetti indiretti del Covid-19 sul loro benessere.

*SIMA Società Italiana di Medicina dell’Adolescenza ha celebrato il suo 19° congresso in modalità virtuale l’1 e il 2 ottobre 2021. Nell’occasione è stato eletto il nuovo Consiglio Direttivo composta da: Armando Grossi (nuovo presidente), Rossella Gaudino (presidente eletto), Gabriella Pozzobon (past-president), Carlo Alfaro, Salvatore Chiavetta, Giovanni Farello, Rosalba Trabalzini (consiglieri riconfermati), Camilla Cerizza, Ugo Giordano, Susanna Filippis e Valentina Nanni (consiglieri di nuova nomina), Andrea Vania e Luca De Franciscis Graziano Grugni (revisori dei conti)

 

Carlo Alfaro

Medico, Dirigente Pediatra presso gli Ospedali riuniti stabiesi (Castellammare di Stabia, Napoli), Consigliere nazionale SIMA (Società italiana medicina dell'adolescenza)