Tech2Doc, la piattaforma dell’ENPAM per sapere tutto sulla digital health
Un progetto offerto gratuitamente a tutti i medici e odontoiatri iscritti a ENPAM, costruito grazie all’apporto dei maggiori esperti della digital health, per fare formazione e informazione sui temi dell’innovazione e nuove tecnologie a supporto della pratica medica.
Dal mese di ottobre, medici e odontoiatri possono esplorare le opportunità e i rischi delle nuove tecnologie applicate alla salute. Con la “Mappa interattiva della Digital Health” sarà possibile navigare tra gli strumenti di medicina digitale esistenti e avere una panoramica esauriente e mirata delle soluzioni più interessanti e utili alla professione. Tutti gli iscritti ENPAM avranno inoltre l’opportunità di accedere a news autorevoli e sempre aggiornate, partecipare ad eventi e corsi ECM ed essere così costantemente informati sulle innovazioni per la salute.
Al Portale si accede attraverso il link presente nell’area riservata del portale dell’ENPAM, oppure direttamente attraverso il sito www.tech2doc.it, utilizzando poi le credenziali dell’area riservata del portale ENPAM.
Alberto Oliveti, Presidente Fondazione ENPAM ha dichiarato:
Metteremo a disposizione dei medici e degli odontoiatri una piattaforma informativa e formativa sulla frontiera avanzata della medicina e della scienza digitale. Crediamo che la qualità e l’alta specializzazione siano la garanzia della tenuta del lavoro”.
Roberto Speranza, Ministro della Salute, ha detto:
L’ENPAM è un pezzo essenziale nell’universo della salute, in qualche modo anche della rappresentanza dei medici del nostro paese. La crisi da Covid ci ha segnalato quanto sia necessario investire sulla sanità. La piattaforma ENPAM ci aiuterà a costruire un SSN più forte e sempre più capace di rispondere alle esigenze dei cittadini”
Una piattaforma per esplorare le novità digitali
Sono quattro i pilastri sui quali si fonda la nuova piattaforma Tech2doc: accessibilità, orientamento e supporto pratico, aggiornamento continuativo, scambio e sperimentazione.
“La pandemia ha accelerato e reso inderogabile il processo di digitalizzazione spinto dallo sviluppo tecnologico applicato alla salute – ha affermato Luca Cinquepalmi, Direttore Futuro e Innovazione, Fondazione ENPAM – sono infatti moltissime le “soluzioni” di salute digitale già disponibili sul mercato, ed altrettante poco conosciute o del tutto non conosciute, così come non sono ben conosciuti i trend e le nuove tecnologie che si stanno per affermare. La velocità di sviluppo delle nuove tecnologie in sanità ha creato, infatti, sia per i medici che per gli odontoiatri un gap culturale piuttosto profondo che emerge anche da recenti ricerche, ove si rileva che solo una fetta molto ridotta di popolazione medica si sente realmente confidente e capace di utilizzare soluzioni digitali mediche, nella pratica clinica”. E aggiunge:
Quello che va fatto, ormai con urgenza è aiutare tutta la classe medica ed odontoiatrica a comprendere le novità digitali che si affermano sempre più rapidamente nel campo della salute e accompagnare i professionisti nella selezione delle soluzioni disponibili, che possono essere applicate nella pratica clinica quotidiana, medica e odontoiatrica”.
Video, interviste, eventi formativi, mappe per orientarsi sul mercato e informazioni affidabili
“Tech2doc nasce per raggiungere tre obiettivi principali – spiega ancora Cinquepalmi – il primo è dare l’opportunità ai medici di aggiornarsi sulla nuova frontiera della salute, attraverso una sezione specifica contenente video informativi e formativi, interviste, webinar ed eventi in streaming, a cura di esperti nazionali e internazionali, nei quali vengono approfonditi tutti gli argomenti della salute digitale.
Il secondo obiettivo è volto ad offrire un orientamento pratico rispetto alla moltitudine di soluzioni già disponibili sul mercato; si pensi solo che negli “store” digitali sono presenti più di 350 mila applicazioni riferite alla salute e al wellness; sono troppe per essere conosciute tutte e diviene estremamente difficile orientarsi nell’individuare quelle più utili per i propri fini professionali. Per rispondere a questa esigenza abbiamo costruito una sezione dedicata del portale nella quale sono presenti delle mappe cognitive che consentono di clusterizzare, aggregare e filtrare le varie soluzioni digitali, descritte con l’aiuto di schede di approfondimento che inquadrano le principali funzionalità e i campi di applicazione.
Il terzo ambito d’intervento riguarda la sempre più rapida obsolescenza delle informazioni riguardanti la salute digitale, in ragione della crescente velocità con la quale si succedono le innovazioni e gli sviluppi tecnologici in ambito digitale, oltre al crescente problema delle fake news e del sovraccarico informativo a cui siamo esposti; per rispondere a queste problematiche abbiamo dedicato una specifica sezione del portale nella quale operiamo una raccolta, traduzione e recensione delle fonti informative più autorevoli e affidabili a livello nazionale e internazionale sui temi della salute digitale.
Trecentomila utenti collegati per l’evento inaugurale
Dietro a Tech2Doc c’è un’attività editoriale molto significativa, realizzata con un approccio multidisciplinare attraverso una combinazione sapiente di competenze scientifiche, mediche, specialistiche e tecniche. Luca Cinquepalmi racconta:
I primi risultati, ad un mese dal lancio del 21 ottobre, sono ottimi, prosegue Luca Cinquepalmi; l’evento inaugurale è stato visto da oltre 300 mila utenti, evento che è stato patrocinato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, e che ha visto anche l’intervento del Ministro Roberto Speranza ed è stato patrocinato inoltre, dal Ministro per l’Innovazione Tecnologica e la Transizione digitale e dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, oltre che dalla FNOMCeO”.
“Quanto più medici e odontoiatri fanno diventare questi strumenti pratica quotidiana – ha concluso Cinquepalmi – tanto più riusciremo a mantenere l’uomo-professionista al centro del processo evoluzionario di assistenza e cura, nel quale è richiesta in misura crescente la conoscenza sempre aggiornata delle innovazioni e dei nuovi strumenti tecnologici, restituendo al paziente un’esperienza arricchita digitalmente.
Un aspetto importate della digital health che la classe medica dovrà tenere presente è che questi temi non è più possibile evitare di affrontarli, perché se non lo fa il medico in prima persona, lo faranno altri per lui; lo faranno i pazienti che decretano il successo o meno e il livello di soddisfazione per le cure che ricevono, e, come stiamo vedendo, potranno arrivare società e grandi multinazionali con soluzioni sviluppate per fini commerciali che possono spingere verso nuovi modelli di assistenza e cura che disintermediano il medico; lo sviluppo tecnologico va conosciuto e cavalcato per non esserne travolti.”