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Comunicare in modo efficace e sicuro

Nella medicina attuale la comunicazione con il paziente è considerata parte integrante della cura e l’approccio multidisciplinare, basato su un’efficace comunicazione tra il medico generalista e gli specialisti, tra la medicina del territorio e l’ospedale, è un obiettivo prioritario per il futuro delle cure primarie.

Sono due esempi di come il tema della comunicazione sia oggi al centro della pratica professionale del medico, soprattutto del medico di medicina generale. Va aggiunto che le esigenze di comunicazione del medico si legano strettamente alle sfide della transizione digitale, in cui le nuove tecnologie, da un lato semplificano e velocizzano la comunicazione e dall’altro creano nuovi rischi e nuovi profili di responsabilità clinica e legale.

Il medico di medicina generale è particolarmente esposto a queste tematiche. La medicina di famiglia, infatti, si fonda su un rapporto personale tra il paziente e il medico curante e, d’altro canto, la consultazione con gli specialisti è la chiave per superare la solitudine professionale che costituisce allo stato attuale uno dei punti deboli del MMG nel contesto assistenziale.

La mancanza di canali strutturati di comunicazione con i pazienti e con i colleghi spinge i medici ad utilizzare le comuni app di messaggistica. Secondo una recente indagine* l’8o% dei medici utilizza WhatsApp come canale di comunicazione con i pazienti e i colleghi. Una scelta che espone, spesso inconsapevolmente, il medico ai rischi legati alla comunicazione di dati sanitari.

Come ribadito dal garante della privacy, infatti, WhatsApp non è da considerare sicuro per la protezione di dati sensibili quali sono quelli sanitari. Il medico si espone alla possibilità di violazioni alla sicurezza dei dati e del segreto professionale e quindi a potenziali sanzioni economiche, oltre che al rischio di un danno d’immagine per il professionista e la struttura sanitaria.

I medici sono tenuti a rispettare le normative sulla privacy per garantire la protezione dei dati dei pazienti, in caso contrario possono essere imputati di comportamento negligente.

L’Italia secondo un’analisi dell’Osservatorio Federprivacy ha il primato europeo di sanzioni su 410 milioni di multe in Europa nel 2019. Le infrazioni includono principalmente trattamento illecito di dati (44%) e misure di sicurezza insufficienti (18%).

A questo va aggiunto che l’80% delle procedure sbagliate, dei ritardi nei trattamenti o degli errori medici sono dovuti a una cattiva comunicazione al momento del trasferimento del paziente da un medico a un altro**.

Dati sanitari, cosa sono

Vale la pena di ricordare che per “dati sanitari” o “dati relativi alla salute” si intendono “i dati personali attinenti alla salute fisica o mentale di una persona fisica che rivelano informazioni relative al suo stato di salute”. Anche “un numero, un simbolo o un elemento specifico attribuito a una persona fisica per identificarla in modo univoco a fini sanitari” possono essere considerati dati sanitari. Ad esempio, la frequenza degli appuntamenti con il medico va considerata un dato sanitario.

Questa materia è regolata dalla normativa europea e nazionale. A marzo 2024 è uscito sul sito del Garante per la protezione dei dati personali un Compendio focalizzato sul trattamento dei dati sanitari nell’ambito delle piattaforme digitali.

Messaggistica sicura

Una possibilità per comunicare con i colleghi in modo protetto è oggi offerta da sistemi di messaggistica progettati specificatamente per il medico, come Doctolib Siilo, app gratuita di messaggistica. Doctolib è un’azienda sanitaria europea che produce strumenti tecnologici per i medici e i servizi sanitari. Doctolib Siilo è utilizzata in 29 paesi in Europa e conta oltre 15mila utenti in Italia. Fin dall’origine i servizi di Doctolib sono progettati per conformarsi alle normative nazionali ed europee sulla privacy. I dati sono conservati in Europa presso un fornitore di hosting approvato e non vengono in alcun modo venduti a terzi.

Cosa vuol dire rispetto della privacy

Visto che ormai anche questi strumenti devono far parte dell’arsenale del medico vale la pena di spiegare più nel dettaglio meglio perché Doctolib Siilo è in grado di garantire la sicurezza dei dati.

Innanzitutto, la raccolta di informazioni personali è limitata a ciò che è direttamente rilevante e necessario (minimizzazione dei dati): tutte le informazioni scambiate nell’app Doctolib Siilo vengono automaticamente cancellate dopo 30 giorni. Gli utenti possono decidere autonomamente di cancellare singoli messaggi se ritengono che 30 giorni siano troppi. Inoltre, Siilo utilizza anche la crittografia end-to-end. Ciò significa che ogni messaggio tra mittente e destinatario è protetto tramite una coppia di chiavi pubblica/privata. Solo il mittente e il destinatario sono in grado di decrittare e leggere i messaggi che scambiano.

Un altro aspetto importante è la semplicità d’uso, Doctolib Siilo, infatti, è caratterizzata da un’interfaccia semplice e di immediata comprensione, che permette una comunicazione rapida e diretta. Per questi motivi Doctolib Siilo attualmente rappresenta il 3° strumento di messaggistica istantanea più usato dai professionisti sanitari in Europa (dopo WhatsApp e SMS), con oltre 7,6 milioni di messaggi scambiati al mese, che vede attivi specialisti in più di 30 diverse aree terapeutiche.

Doctolib Siilo permette, quindi, di coordinare in modo sicuro l’assistenza ai pazienti e di discutere eventuali casi difficili confrontandosi con altri professionisti, promuovendo un approccio multidisciplinare e rispettando i più alti standard di sicurezza a tutela della privacy.

*Source: INT EHRA-SMS survey ‘Use and misuse of instant messaging in clinical data sharing.’ March 2021

**Source: Siilo user story, Joint Commission Center for Transforming Healthcare, Handoffs communication

in collaborazione con Doctolib

Redazione

articolo a cura della redazione