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Diabete, gli omega-3 possono ridurre il rischio di complicanze?

Il diabete di tipo 2 può, con il passare del tempo, causare l’insorgenza -tra le altre- di complicanze micro e macrovascolari, quali angina, infarto, ictus, vasculopatia periferica, retinopatia.

Uno studio basato su dati provenienti dalla UK Biobank indica che la supplementazione con integratori a base di olio di pesce potrebbe attenuare il rischio di sviluppare queste complicanze.

Lo studio è stato condotto da ricercatori del Dipartimento di nutrizione e igiene alimentare della Huazhong University of Science and Technology di Wuhan in Cina, e pubblicato online sul Journal of Clinical Endocrinology & Metabolism.

A livelli più alti di PUFA corrisponde un rischio inferiore di complicanze  del diabete

Per l’analisi sono stati valutati 20.338 pazienti con diabete di tipo 2 (età media 60 anni, 39.7% donne) di cui erano disponibili i dati sull’uso di integratori e parallelamente 4.874 partecipanti per i quali fossero disponibili anche dati sui livelli plasmatici di PUFA.

I campioni ematici raccolti al momento del reclutamento sono stati valutati per la ricerca di marcatori collegati alle patologie cardiovascolari. L’uso regolare di integratori al basale è stato valutato mediante un questionario elettronico tra il 2006 e il 2010; i campioni ematici sono stati testati per la ricerca di acidi grassi omega-3, tra giugno 2019 e aprile 2020.I pazienti sono stati seguiti per 13,2 anni (valore mediano).

La supplementazione con prodotti a base di oli di pesce è risultata essere associata a una diminuzione del rischio di complicanze macrovascolari del 10% (HR: 0,90; IC 95%: 0,85-0,97) e ad una riduzione per le complicanze microvascolari dell’11% (HR: 0,89; IC al 95%: 0,83-0,95). Livelli elevati di acido docosaesaenoico (DHA), inoltre, erano associati a un rischio inferiore per entrambe le complicanze.

I ricercatori hanno identificato sette biomarcatori, tra cui il profilo lipidico e l’infiammazione, che complessivamente spiegano rispettivamente il 54,4% e il 63,1% dell’associazione tra i livelli plasmatici di DHA e il rischio di complicanze macrovascolari composite e di malattia coronarica.

In conclusione gli autori di questa ricerca sottolineano come il disegno dello studio non permetta di stabilire un rapporto di causalità tra le variabili considerate; i risultati sembrano tuttavia suggerire che l’impiego di supplementi a base di olio di pesce, e livelli plasmatici di DHA elevati, siano associati a un rischio inferiore di sviluppare complicanze diabetiche di natura vascolare. Tale associazione è risultata essere parzialmente mediata dal miglioramento del profilo lipidico, e dal grado di infiammazione.

Redazione

articolo a cura della redazione