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celiachia emicrania

Emicrania nella donna, un Gruppo di lavoro per migliorare il percorso assistenziale

  • Alessandro Visca
  • Sanità

Riorganizzare l’assistenza alla donna con emicrania, fino ad arrivare ad un nuovo modello di gestione. è l’ambizioso obiettivo di un gruppo di lavoro costituito da Fondazione Onda e Anircef (Associazione neurologica italiana per la ricerca sulle cefalee).

Il Gruppo ha recentemente presentato alcuni risultati preliminari durante l’evento “Percorso emicrania donna: organizzazione dell’assistenza integrata”, che si è tenuto a Roma presso la Camera dei Deputati con il contributo non condizionante di Teva e il patrocinio di Al.Ce. Group Italia- CIRNA Foundation Onlus e di AIC onlus, Associazione Italiana per la Lotta contro le Cefalee.

La seconda malattia più disabilitante a livello globale

Secondo l’Oms, l’emicrania rappresenta la terza malattia più frequente e la seconda più disabilitante a livello planetario. Predilige nettamente il sesso femminile, tanto da colpire una donna ogni tre uomini. Nonostante l’evidente caratterizzazione al femminile, sono ancora molte le criticità che emergono nella gestione e presa in carico delle pazienti con questa malattia, in particolare la mancanza di un approccio multi e interdisciplinare, di riferimenti medici a livello territoriale, nonché di percorsi diagnostico-terapeutico-assistenziali omogenei.

Francesca Merzagora, presidente della Fondazione Onda, ha spiegato:

i risultati che presentiamo rappresentano indubbiamente l’inizio di un grande lavoro da portare avanti. Ci auguriamo che l’esperienza di questo gruppo di lavoro possa portare all’elaborazione di un modello bio-psico-sociale di gestione delle donne con emicrania, tenendo conto di tutte le specificità delle fasi di vita femminili, partendo dalla pre-adolescenza per poi arrivare alla menopausa.”

Le criticità nel percorso delle pazienti con emicrania

Le criticità relative alla presa in carico delle pazienti con emicrania emergono sin dall’infanzia, dove, sebbene esistano linee guida sia nazionali sia internazionali, il passaggio critico tra la prepubertà e la post-pubertà non viene adeguatamente considerato.

Il consulto di un neurologo o di uno specialista delle cefalee è sempre auspicabile, se non addirittura necessario, in diverse fasi, più o meno delicate, della vita femminile, partendo dal periodo mestruale, che in molte donne può comportare l’insorgenza di episodi di emicrania connotati da sintomi di elevata intensità e prolungati, che potrebbero richiedere la prescrizione di farmaci specifici e di una adeguata profilassi perimestruale.

Il consulto del neurologo o dello specialista è essenziale anche in tema di contraccezione: per esempio, l’emicrania con aura rappresenta una controindicazione assoluta all’uso di contraccettivi orali estrogeno-progestinici a causa dell’aumentato rischio di eventi ischemici. In questi casi, trovano indicazione contraccettivi a base di soli progestinici. Anche gravidanza e menopausa richiedono un occhio di riguardo: nel primo caso per utilizzare una terapia che sia sicura per la futura mamma e per il feto, nel secondo per valutare la prescrizione della Terapia ormonale sostitutiva (Tos).

La presenza di emicrania, inoltre, deve essere attentamente considerata prima di sottoporsi a tecniche di riproduzione assistita. Anche nelle pazienti oncologiche, infine, il trattamento è spesso associato ad un peggioramento dei sintomi dell’emicrania, il che è particolarmente evidente con le terapie ormonali contro il tumore del seno.

Cinzia Finocchi, direttore SC Neurologia Ospedale San Paolo ASL 2 Savonese, presidente dell’Anircef, ha dichiarato:

Anircef si impegna fortemente perché tutte le persone che soffrono di cefalea in Italia trovino una risposta adeguata al loro problema di salute e perché la ricerca scientifica risolva le incertezze e i bisogni non ancora corrisposti.  Il principio ispiratore fondamentale del modello dedicato alla donna emicranica, sviluppato in collaborazione con Onda, è l’approccio personalizzato alla presa in carico e al trattamento che tenga conto della variabilità individuale a livello di caratteristiche genetiche, di ambiente, di stili di vita ed esperienze personali.”

Alessandro Visca
Alessandro Visca

Giornalista specializzato in editoria medico­­­­-scientifica, editor, formatore.