
Campania, un programma di prevenzione per la popolazione a rischio cardiovascolare
La comunicazione sui rischi del colesterolo elevato ha raggiunto oramai da anni il grande pubblico. Eppure ancora oggi sembra che la popolazione non abbia un’adeguata attenzione a questo fondamentale fattore di rischio cardiovascolare, almeno stando a quanto emerge da un’indagine condotta dal Centro Interdipartimentale di Ricerca in Farmacoeconomia e Farmacoutilizzazione (CIRFF) dell’Università Federico II di Napoli in collaborazione con la DG Tutela della salute della Regione Campania.
Le cifre sono abbastanza preoccupanti per quanto riguarda sia i fattori di rischio sia l’incidenza delle malattie cardiovascolari: in Campania, più di un cittadino su due non fa esercizio fisico ed è sovrappeso, 8 su 10 non hanno mai misurato il proprio colesterolo “cattivo” (LDL), quasi 800 mila soggetti hanno con livelli di colesterolo LDL superiori a quelli raccomandati, oltre 1 milione e 300 mila persone a rischio di sviluppare un evento cardiovascolare e quasi 21 mila vittime di malattie cardiovascolari. Inoltre, il 17,6% della popolazione ha patologie cardiocircolatorie croniche, il 36% dei soggetti trattati con statine ha una scarsa aderenza e il 12,2% mostra iperlipidemia. Infine, la regione si pone al secondo posto in Italia nella triste classifica dei morti legate al sistema cardiocircolatorio.
In questo scenario, è nato un tavolo di lavoro congiunto tra Novartis Italia e Regione Campania, per attuare programmi di prevenzione secondaria rivolti ai pazienti campani ad alto rischio cardiovascolare.
Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania, ha dichiarato:
La prevenzione rappresenta una priorità al centro dell’impegno della Regione Campania per ridurre l’impatto delle malattie sul territorio. La fotografia emersa dal report Health CaRe sulla popolazione a rischio cardiovascolare conferma quanto sia importante attivare nuovi modelli e strategie efficaci di gestione, che tengano conto delle complesse dinamiche che regolano la diagnosi, il trattamento e il follow-up dei cittadini a rischio, per poter ridurre la probabilità di recidive e migliorare gli esiti clinici a lungo termine”.
Dalla collaborazione tra Novartis e la Regione Campania è previsto che per i pazienti campani ad alto rischio cardiovascolare nascano nuovi percorsi di presa in carico e gestione, basati su interventi multidisciplinari, terapeutici e di monitoraggio, anche con l’ausilio di delle nuove tecnologie digitali, al fine di migliorare l’appropriatezza e l’aderenza alle cure.
Valentino Confalone, Country President di Novartis Italia, ha aggiunto:
Siamo orgogliosi di poter mettere a disposizione della Regione Campania le nostre competenze scientifiche, per contribuire ad affrontare una vera e propria emergenza sanitaria dei nostri tempi, che incide pesantemente sulla vita delle persone e sulla sostenibilità del Sistema. Come azienda siamo convinti che la collaborazione tra il settore pubblico e privato sia fondamentale per favorire l’emergere di nuovi modelli di medicina basata sul valore, orientata a portare benefici concreti alla salute delle persone, superando una visione compartimentalizzata e attivando l’importante sinergia tra sostenibilità e innovazione.”