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Cuore e salute mentale, arrivano le linee guida dell’ESC

Un documento di consenso della Società europea di cardiologia invita i cardiologi a valutare regolarmente lo stato di salute mentale dei propri pazienti

Nel corso del congresso della Società europea di cardiologia (ESC 2025), che si è da poco concluso a Madrid, è stato presentato il primo Clinical Consensus Statement dedicato a salute mentale e malattie cardiovascolari (CV).

Il documento, pubblicato sull’European heart journal, affronta per la prima volta in modo sistematico la relazione bidirezionale tra i due ambiti: è noto, infatti, che disturbi dell’umore e malattie psichiatriche aumentano il rischio CV, così come le patologie cardiache hanno un impatto negativo sulla salute mentale e i pazienti che soffrono di entrambe le condizioni hanno esiti di salute a lungo termine molto peggiori.

Nel documento gli esperti dell’Esc, oltre a tracciare un quadro d’insieme dell’impatto della salute mentale sul rischio CV, offrono indicazioni per l’identificazione, la prevenzione e il trattamento dei disturbi di natura psichica nelle persone con patologie CV.

Christi Deaton, professoressa emerita di Infermieristica presso l’Università di Cambridge (Regno Unito), tra gli autori del documento, spiega:

In questo documento di consenso riassumiamo le nostre conoscenze su come prevenire o ridurre al minimo gli esiti negativi (dell’associazione tra patologie CV e disturbi mentali, ndr), ma evidenziamo anche lacune significative nelle nostre conoscenze che devono essere affrontate con urgenza.”

Fonte: 2025 ESC Clinical Consensus Statement on mental health and cardiovascular disease , mod.

Un cambiamento culturale

In sostanza, la Consensus dell’ESC propone un cambiamento culturale rispetto agli attuali modelli di assistenza cardiovascolare che non considerano la salute mentale un obiettivo primario.

la pratica clinica cardiovascolare spesso trascura l’impatto della salute mentale e l’importanza della sua inclusione nell’assistenza.

Sottolinea un altro autore del documento, Héctor Bueno, del Centro nazionale di ricerca cardiovascolare (CNIC) spagnolo, e aggiunge:

occorre che i professionisti della salute del cuore sviluppino collaborazioni con i professionisti della salute mentale, in team psico-cardiologici, per favorire l’identificazione precoce degli eventuali problemi di salute mentale nei nostri pazienti e migliorare l’assistenza per loro e per i loro caregiver”.

Fonte: 2025 ESC Clinical Consensus Statement on mental health
and cardiovascular disease, mod.

I principi per includere la salute mentale nell’assistenza cardiologica

La task force dell’Esc propone un approccio proattivo per occuparsi della salute mentale dei pazienti cardiologici, riassunto con l’acronimo ACTIVE

 

“Ci auguriamo – conclude la professoressa Deaton – che questo Consensus Statement inneschi un cambiamento per consentire ai pazienti di sentirsi liberi di parlare della propria salute mentale con i cardiologi, con maggiori probabilità che i loro problemi vengano presi sul serio.”

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alessandro visca
Alessandro Visca

Giornalista specializzato in editoria medico­­­­-scientifica, editor, formatore.

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