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Solo la metà degli italiani pratica un’attività fisica regolare

La nuova edizione delle indagini Passi e Passi d'argento rivela che i tassi di attività fisica nella popolazione adulta e anziana sono ancora lontani da quelli raccomandati dall'OMS

Solo il 50% degli italiani adulti pratica regolarmente un’attività fisica, percentuale che scende al 42% dopo i 65 anni d’età. La quota di sedentari si sta riducendo, ma siamo ancora lontani da quanto raccomandato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Inoltre, gli operatori sanitari nel nostro Paese non sembrano sufficientemente sensibili all’importanza di spingere i propri pazienti, anche quelli in sovrappeso, a una maggiore attività fisica.

Questo, in sintesi, il quadro che emerge dalla nuova edizione del rapporto relativo alle sorveglianze “Passi” e “Passi d’Argento” recentemente pubblicata a cura dell’istituto Superiore di Sanità.

I progetti di sorveglianza dell’ISS

Il progetto PASSI ha l’obiettivo di monitorare l’andamento dell’attività fisica negli italiani, soprattutto in relazione alla prevenzione malattie croniche. I dati provengono da un campione rappresentativo per genere ed età, composto da oltre 70.000 adulti (18–69 anni) e 35.000 ultra 65enni, residenti in Italia. Secondo le indicazioni OMS, adulti e over65 dovrebbero praticare almeno 150 minuti di attività fisica moderata, o 75 minuti di attività intensa, ogni settimana, anche in ripartiti su sessioni di breve durata.

Nella sorveglianza PASSI d’Argento gli ultra 65enni vengono valutati attraverso il “Physical Activity Scale for Elderly” (PASE), uno strumento specifico per la popolazione anziana, che considera tutti i tipi di attività, dalle casalinghe a quelle di svago o sportive, fino a eventuali attività lavorative non sedentarie. Si distinguono così le persone fisicamente o parzialmente attive, a seconda del raggiungimento degli obiettivi raccomandati dall’OMS, e le sedentarie, ossia coloro che coloro che non svolgono alcuna attività fisica.

Il quadro d’insieme

Secondo la definizione basata sulle raccomandazioni OMS, nel biennio 2023-2024 tra gli adulti residenti in Italia i “fisicamente attivi” sono il 50% della popolazione, i “parzialmente attivi” il 23% e i “sedentari” il 27%. Tra gli over 65, il 42% raggiunge i livelli di attività fisica raccomandati, il 22% rientra tra i “parzialmente attivi” e il 37% risulta completamente sedentario.

Fonte: sito dell’Istituto Superiore di Sanità

Solo un adulto su due può definirsi fisicamente attivo, mentre tra gli anziani il 40% è sedentario

Sebbene negli ultimi quattro anni si osservi una tendenza alla riduzione della sedentarietà, che passa dal 31% al 27% i valori attuali restano ancora lontani dagli obiettivi di salute pubblica. Va anche evidenziato che esiste una discrepanza tra la percezione soggettiva dell’attività fisica svolta e la realtà: il 38% delle persone parzialmente attive e il 23% dei sedentari ritiene comunque di svolgere un’attività fisica sufficiente.

La sedentarietà è più frequente con l’aumentare dell’età; riguarda il 22% degli adulti tra i 18 e i 34 anni, ma sale al 31% nella fascia 50–69 anni. Le donne sono meno attive rispetto agli uomini; a incidere sono inoltre fattori come livello economico e di istruzione e, per quanto riguarda gli anziani, il fatto di vivere soli. Ampia anche la variabilità regionale: nelle regioni del Nord la quota di sedentari è del 16%, contro il 24% del Centro e il 38% del Sud.

Il quadro è particolarmente delicato nella popolazione anziana. Quasi quattro individui su dieci risultano completamente sedentari, quota che raggiunge il 57% nei soggetti over 85.

Attività fisica come medicina? Scarsa l’attenzione da parte dei medici

Nonostante sia diffusa la conoscenza dell’importanza di praticare attività fisica, questa non sembra essere prescritta sistematicamente dai medici. L’attenzione degli operatori sanitari verso la sedentarietà resta bassa, anche nei pazienti in sovrappeso o affetti da patologie croniche.

L’indagine rileva che solo tre adulti su dieci riferiscono di aver ricevuto -nei 12 mesi precedenti l’intervista- un consiglio medico a favore dell’attività fisica. Tale percentuale sale al 37% tra le persone in sovrappeso e al 45% tra quelle con patologie croniche.

Per quanto riguarda gli over 65, solo al 27% degli ultra 65enni è stata raccomandata la pratica di attività fisica. Anche in questo caso, il dato si riferisce anche a persone affette da malattie croniche o in sovrappeso; solo il 28% di queste, e meno del 30% dei malati cronici ha riferito di aver ricevuto l’indicazione di fare movimento.

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Stefania Cifani

Giornalista scientifica e Medical writer

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