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Colonscopia, un polipo intestinale su quattro sfugge all’esame

  • Alessandro Visca
  • Sanità

L’allarme viene dall’Associazione Italiana Gastroenterologi ed Endoscopisti Ospedalieri (AIGO): il 25% dei polipi intestinali non viene individuato dalla colonscopia. Un dato preoccupante, anche perché la letteratura dice che il 90% di questi evolve in tumori.

L’AIGO cita diverse cause che possono determinare una mancata identificazione dei polipi: la localizzazione e morfologia, le  tecniche endoscopiche, il raggiungimento del cieco all’interno dell’intestino, la pulizia intestinale, l’esperienza dell’endoscopista.

Gioacchino Leandro, presidente dell’AIGO, spiega: “La colonscopia è un esame molto importante: uno studio dell’AIGO mostra che grazie alla diagnosi precoce è possibile salvare un paziente su quattro. Si tratta, tuttavia, di una procedura complessa: riteniamo che per ottenere risultati ottimali sia necessaria una sufficiente esperienza e un consistente training, attraverso programmi efficaci e costanti, che affrontino oltre a competenze manuali, tecnologiche e strumentali anche aspetti più strettamente teorici. “

A questo scopo l’AIGOe la SIED (Società Italiana di Endoscopia Digestiva) lanciano il  progetto Integrated Colonoscopy Improvement Program in Italy (IN.C.I.P.IT), che prevede training e il monitoraggio dell’accuratezza di queste prestazioni.

Il progetto prevede una studio prospettico, multicentrico su tutto il territorio nazionale, in cui  saranno valutate la capacità dei medici di individuare polipi e adenomi prima e dopo un training specifico. Inoltre sarà effettuata una misurazione del dolore riportato dai pazienti durante l’esecuzione dell’esame.

Va ricordato che la colonscopia è il gold standard per lo screening del cancro del colon retto, in quanto consente l’identificazione e la rimozione in tempo reale durante la procedura delle lesioni precancerose. Questotumore è una delle principali cause di morte per cancro in tutto il mondo, con incidenza e mortalità variabili a seconda dell’area geografica. Nel 2017 sono state registrate 53000 nuove diagnosi ed ha raggiunto il tumore della mammella come tumore più frequentemente diagnosticato (rapporto AIOM-ARTOM 2017)

Alessandro Visca
Alessandro Visca

Giornalista specializzato in editoria medico­­­­-scientifica, editor, formatore.