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Nuovi dati positivi sulle uova, riducono il rischio di diabete senza alzare il colesterolo

Un nuovo studio su soggetti con pre-diabete e diabete di tipo 2 evidenza controllo del glucosio senza aumento del colesterolo

Il consumo giornaliero di un uovo di grandi dimensioni può ridurre il rischio di diabete senza avere effetti negativi sui profili lipidici in soggetti con diabete di tipo 2 e pre-diabete. Sono queste le perentorie conclusioni di una comunicazione di Shirin Pourafshar, dell’Università della Virginia (USA) a Nutrition 2018, appuntamento annuale dell’American Society of Nutrition.

È noto che l’alto contenuto di colesterolo delle uova ha determinato in passato una sorta di messa al bando di questo alimento, specialmente per i soggetti diabetici o a rischio di diabete, che hanno un più alto rischio di eventi cardiovascolari. Una tendenza che però negli ultimi anni è cambiata.

Tra i contributi più recenti al dibattito su uova e rischio cardiovascolare c’è una review apparsa sulla rivista Nutrients,firmata da Christopher N. Blesso e Maria Luz Fernandez del Dipartimento di Scienze Nutrizionali dell’Università del Connecticut (USA).

I ricercatori ricordano che le uova sono una delle fonti più ricche di colesterolo nella dieta. Tuttavia, studi epidemiologici su vasta scala hanno trovato solo tenui associazioni tra l’assunzione di uova e il rischio di malattie cardiovascolari. Studi clinici controllati mostrano che la maggior parte della popolazione ha un impatto minimo sulla colesterolemia dall’assunzione di uova e coloro che hanno un significativo aumento di colesterolo LDL e HDL mantengono un rapporto proporzionale tra le due componenti del colesterolo totale.

Anche per i soggetti diabetici, gli autori sottolineano che “recenti studi con uova dimostrano che il colesterolo dietetico addizionale non influisce negativamente sui lipidi sierici e, in alcuni casi, sembra migliorare i profili delle particelle lipoproteiche e la funzionalità HDL”.

Dati che trovano riscontro nella ricerca di Pourafshar. Questo studio ha coinvolto 42 persone, di età compresa tra 40 e 75 anni, che erano in sovrappeso o obesi e presentavano una condizione di pre-diabete o diabete di tipo 2. I partecipanti sono stati assegnati in modo casuale a ricevere un uovo di grandi dimensioni al giorno (gruppo A) o una quantità equivalente di sostituto dell’uovo per 12 settimane (gruppo di controllo). Sono poi stati fatti i test a 6 e 12 settimane per analizzare il profilo lipidico e i biomarcatori associati al controllo glicemico al basale.

Il consumo regolare di uova ha portato a miglioramenti del glucosio nel sangue a digiuno, che significativamente è diminuito del 4,4% (P = 0,05) . Inoltre chi ha consumato le uova aveva livelli più bassi (P = 0,01) di valutazione del modello omeostatico di resistenza all’insulina (HOMA-IR). Le uova hanno anche aumentato il livello medio di ABCA1. (ATP-binding cassette transporter A1) e Apolipoproteina A1 (Apo A1).

Non ci sono stati cambiamenti significativi nei livelli di colesterolo totale e colesterolo a bassa densità (LDL-C).

 

Alessandro Visca
Alessandro Visca

Giornalista specializzato in editoria medico­­­­-scientifica, editor, formatore.