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Obesità, approvata anche in Italia una nuova associazione farmacologica, a rilascio prolungato

L’obesità è uno dei problemi sanitari più rilevanti a livello globale. Anche in Italia i più recenti dati epidemiologici disponibili ci dicono che il 45,1% della popolazione adulta è in sovrappeso, con una quota di obesi che raggiunge una persona su dieci (9,8%).

Fabrizio Muratori, Presidente della Società Italiana dell’Obesità (SIO) ricorda che: “se nei primi stadi della malattia, quando la persona è ancora in sovrappeso, può non comportare grossi problemi, con il passare del tempo e dell’aumento di tessuto adiposo, il paziente obeso è destinato ad andare incontro principalmente allo sviluppo di malattie cardiovascolari, diabete, alcune forme di cancro, patologie polmonari e numerose altre patologie. Per questo motivo l’obesità deve essere considerata una malattia cronica, a patogenesi multifattoriale, che necessita di cure e attenzioni adeguate.”

Dal 13 novembre è disponibile in Italia una nuova opzione farmacologica per aiutare i soggetti obesi a ridurre il peso e mantenere nel tempo un regime alimentare adeguato.

Si tratta della combinazione di due molecole già utilizzate in questo ambito terapeutico da più di 20 anni: il Naltrexone, un antagonista del recettore μ-oppioide e il Bupropione, un inibitore debole della ricaptazione di dopamina e norepinefrina a livello neuronale.

La combinazione dei due farmaci permette di ottenere un doppio effetto a livello del SNC: riduzione del senso di fame e inibizione del desiderio di cibo.

“Si tratta della combinazione innovativa di due molecole, Naltrexone e Bupropione, – spiega Muratori – che esplicano la loro azione a livello dei centri regolatori dell’appetito localizzati nel sistema nervoso centrale con un meccanismo d’azione duplice: il farmaco induce sazietà e aiuta il paziente a seguire in modo più rigoroso il percorso del calo ponderale basato sull’intervento nutrizionale e sugli stili di vita. Il farmaco è senza dubbio efficace, ma come tutti i farmaci va utilizzato in modo corretto e nei pazienti che non hanno controindicazioni al farmaco. Per questo motivo deve essere somministrato da medici esperti nel trattamento dell’obesità.”

Il nuovo prodotto, lanciato da Bruno Farmaceutici, ha esordito negli Stati Uniti alla fine del 2014 ed è stato successivamente introdotto e commercializzato con successo in molti altri paesi. L’efficacia del farmaco è stata valutata in diversi studi clinici ed è stata testata usando un programma di sviluppo clinico che comprendeva quattro differenti studi della durata di 56 settimane controllati vs. placebo. Formulato in compresse a rilascio prolungato il farmaco è di facile assunzione e può essere prescritto da endocrinologi, internisti, cardiologi e dagli specialisti in scienza dell’alimentazione.

La formula a rilascio prolungato comporta importanti vantaggi, come la riduzione del numero delle somministrazioni giornaliere, una miglior accettazione ed una migliorata aderenza terapeutica del paziente.

Insieme a una dieta ipocalorica e a un’aumentata attività fisica la nuova terapia farmacologica può rivelarsi un prezioso alleato nella lotta all’obesità.

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Alessandro Visca

Giornalista specializzato in editoria medico­­­­-scientifica, editor, formatore.