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Anziani, la rabbia è più pericolosa per la salute della tristezza

Arrabbiarsi o sentirsi tristi sono reazioni comuni a eventi negativi, che possono verificarsi in ogni fase della vita. Con l’invecchiamento sono più comuni situazioni come la perdita del coniuge o problemi di salute, che provocano rabbia e depressione.

I dati di uno studio  pubblicato sulla rivista Psychology and Aging dell’American Psychological Association ha provato a verificare se questi due stati d’animo avessero una diversa influenza sull’organismo e fossero in grado di aumentare il rischio di sviluppare patologie croniche.

I risultati dicono che la rabbia è potenzialmente più pericolosa per la salute della depressione.

Lo studio ha arruolato 226 anziani di età compresa tra 59 e 93 anni. I partecipanti hanno completato brevi questionari su quanto si sentissero arrabbiati o tristi. Gli autori hanno anche misurato con esami del sangue i biomarker di infiammazione cronica (interleuchina-6 [IL-6] e proteina C-reattiva [CRP]) e hanno verificato la presenza di malattie croniche.

Carsten Wrosch, del dipartimento di psicologia della Concordia Universitydi Montreal (Canada) riassume così il risultato dell’analisi statistica “Abbiamo scoperto che sperimentare la rabbia ogni giorno era correlato a livelli più elevati di infiammazione e malattia cronica per le persone di 80 anni e più, ma non per gli anziani più giovani. La tristezza, d’altra parte, non era correlata all’infiammazione o alla malattia cronica”.

Gli autori di questo studio ritengono che la tristezza possa avere anche una valenza positiva, aiutando i più anziani ad adattarsi a sfide come il declino fisico e cognitivo legato all’età, in quanto li aiuta a disimpegnarsi dagli obiettivi che non sono più raggiungibili.

“La rabbia, invece – spiega M.A. Barlow, prima autrice dello studio – è un sentimento che può aiutare a motivare le persone a perseguire degli obiettivi. Le persone meno anziane, quindi, possono essere in grado di usare questo sentimento come carburante per superare le sfide della vita. Tuttavia, per le persone che hanno 80 anni e più, la rabbia diventa un problema, perché i piaceri della vita e altri obiettivi diventano fuori portata”.

Alessandro Visca

Giornalista professionista specializzato in editoria medico­­­­-scientifica, editor, formatore.