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Celiachia, carenze di ferro e di vitamine possono essere l’unico segno della malattia

I pazienti con una celiachia non diagnosticata possono avere come unico segno della malattia una carenza vitaminica e di altri micronutrienti, anche in assenza di sintomi gastrointestinali.

L’indicazione viene da una nuova ricerca, firmata da una delle più importanti istituzioni sanitarie americane, la Mayo Clinic.

“Spesso prevalgono idee preconcette su come si debba presentare la celiachia – ha affermato il coautore dello studio Joseph Murray, della Mayo Clinic di Rochester, Minnesota (Usa). “Ci si aspetta di vedere pazienti sottopeso a causa del malassorbimento dei nutrienti e dei sintomi intestinali, invece vediamo frequentemente pazienti che non hanno perso peso – anzi alcuni sono sovrappeso – ma hanno carenze di micronutrienti. Non stanno perdendo calorie, ma non stanno assorbendo correttamente nutrienti di vitale importanza”.

Lo studio della Mayo Clinic

La ricerca pubblicata a luglio sulla rivista Mayo Clinic Proceedings è uno studio retrospettivo su un gruppo di adulti a cui è stata diagnosticata la malattia celiaca alla Mayo Clinic, tra il 1 gennaio 2000 e il 31 ottobre 2014.

In totale sono stati arruolati 309 pazienti celiaci (196 donne e 113 uomini) tra i 46 e i 61 anni d’età, con un indice di massa corporea in media di 25,9 kg/m2.

Di questi pazienti stati raccolti dati sul livello di micronutrienti come zinco, vitamina D, ferro, albumina, rame, vitamina B12 e acido folico. Le carenze di queste sostanze sono state quantificate con un confronto con casi controllo corrispondenti per età e sesso, ricavati dal National Health and Nutrition Examination Survey.

La perdita di peso è stata osservata solo nel 25,2% dei celiaci, ma tutti avevano carenze più o meno accentuate di vitamine e micronutrienti rispetto ai casi controllo.

In particolare lo zinco era carente nel 59,4% dei celiaci contro il 33,2% dei controlli; il rame era basso nel 6,4% dei pazienti celiaci rispetto al 2,1% dei controlli, il folato era basso nel 3,6% dei celiaci rispetto allo 0,3% dei controlli e la vitamina B12 era bassa nel 5,3% dei pazienti celiaci rispetto all’1,8% dei controlli. Inoltre, tra i pazienti celiaci, il ferro era carente nel 30,8% dei casi, ma non c’erano casi controllo da confrontare.

Carenze di micronutrienti e affaticamento

Questi risultati, dicono gli autori, indicano l’opportunità di effettuare esami per la ricerca dei micronutrienti in soggetti che potrebbero essere celiaci.

Il campanello d’allarme che dovrebbe far scattare il sospetto di celiachia potrebbe essere un basso livello di alcuni micronutrienti, come ferro, vitamina D e zinco.

Murray suggerisce anche di non sottovalutare un sintomo rivelatore della carenza di ferro: l’affaticamento.

“È un sintomo molto comune – spiega Murray – i pazienti riferiscono al medico di non avere l’energia a cui erano abituati, sia durante l’esercizio fisico che nelle attività quotidiane. Potrebbero avere una carenza di ferro collegata a una celiachia non diagnosticata. Anche se non hanno diarrea o mal di pancia potrebbero avere carenze per malassorbimento intestinale.”

Se gli esami del sangue confermano carenze di ferro e di altri micronutrienti il paziente va inviato da uno specialista.

Il messaggio rivolto ai medici è dunque di pensare anche alla celiachia tra le possibili cause di una carenza nutrizionale, anche in soggetti che non hanno cali di peso o altri sintomi tipici della malattia.

Maggiori approfondimenti sulla celiachia, gli aspetti nutrizionali e materiale informativo per i pazienti sono reperibili sul sito del Dr. Schär Institute

Alessandro Visca
Alessandro Visca

Giornalista specializzato in editoria medico­­­­-scientifica, editor, formatore.