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stipsi

Probiotici, ecco perché il loro utilizzo è efficace contro la stipsi

Un nuovo studio, pubblicato a gennaio 2019 sul Journal of Neurogastroenterology and Motility, conferma gli effetti positivi sulla stipsi di una supplementazione della dieta con probiotici e aggiunge nuovi dati su un aspetto specifico: la consistenza delle feci.

Gli effetti positivi del ceppo Lactobacillus casei Shirota (LcS) sui sintomi della costipazione intestinale sono emersi in diversi studi randomizzati in doppio cieco controllati vs placebo, condotti negli anni scorsi.

Ad esempio Koebnick e coll., del German Institute of Human Nutrition, Bergholz-Rehbrücke (Germania), hanno rilevato come il consumo della bevanda di latte fermentato con LcS possa contribuire a un miglioramento significativo sia nella consistenza delle feci sia nella frequenza di evacuazione.

Così come un altro studio, condotto da Tilley et al. nel Dipartimento di Chimica clinica, Microbiologia e Immunologia dell’Università di Gent (Belgio) ha mostrato un decremento significativo di feci dure nei pazienti che avevano consumato la bevanda di latte fermentato con LcS rispetto al placebo.

In questo nuovo studio, un team di ricercatori del College of Food Science and Nutritional Engineering di Pechino (Cina), si è proposto proprio di approfondire gli effetti del ceppo Lactobacillus casei Shirota (LcS) sui sintomi della stipsi e in particolare sulla consistenza delle feci.

È stata arruolata una coorte di 62 pazienti con un’età compresa tra i 18 e i 45 anni che soffrivano di stipsi, selezionati sulla base dei criteri di Roma III. Motivi di esclusione dallo studio erano patologie croniche, lesioni organiche o neurologiche e uso sistematico di antibiotici, antimicotici o lassativi nei 30 giorni precedenti l’inizio dello studio.

Successivamente i pazienti sono stati divisi in 3 gruppi, in base alla consistenza delle loro feci valutata con la Bristol Stool Form Scale (BSFS): feci dure (HS) (punteggio Bristol: 1-2); feci normali (NS) (punteggio Bristol: 3-4); feci molli (SS) (punteggio Bristol: 4-5).

A ciascun gruppo è stata somministrata una bevanda di latte fermentato contenente 1010 LcS al giorno, per un periodo 28 giorni.

I risultati mostrano che la somministrazione di LcS ha attenuato in modo significativo i sintomi correlati alla stipsi e aumentato la frequenza delle evacuazioni in tutti i soggetti.

Inoltre, la supplementazione con LcS ha avuto un effetto di modulazione sulla consistenza delle feci, infatti ha ammorbidito le feci nel gruppo con feci dure (HS), ha normalizzato quelle del gruppo con consistenza molle (SS) e non ha alterato la consistenza di quelle normali (NS).

Questo particolare effetto sembra legato alla capacità dei probiotici di intervenire sulla concentrazione degli acidi grassi a catena corta (SCFA).

Come ricordano gli autori di questo studio, ricerche precedenti suggeriscono che il microbiota intestinale abbia influenza sulla motilità intestinale proprio attraverso la produzione di SCFA. Alcuni test su animali da laboratorio hanno dimostrato che l’infusione diretta di SCFA ha accelerato significativamente il transito del colon.

I dati di questo studio mostrano che i livelli di SCFA delle feci al basale erano più alti nel gruppo con le feci molli (SS) e più bassi nel gruppo con feci dure (HS). L’assunzione di LcS ha aumentato i livelli di SCFA nelle feci del gruppo HS, mentre li ha ridotti nel gruppo SS e li lasciati inalterati nel gruppo NS.

In conclusione, la capacità di LcS di modulare la composizione del microbiota intestinale e la produzione di SCFA sembra essere alla base dell’effetto di riequilibrio della consistenza delle feci, che determina un miglioramento della sintomatologia correlata alla stipsi.

l testo completo dell’articolo è disponibile su Probiotics Digest

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Alessandro Visca
Alessandro Visca

Giornalista specializzato in editoria medico­­­­-scientifica, editor, formatore.