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dieta chetogenica

Dieta chetogenica, quello che i pazienti devono sapere

La dieta chetogenica è un particolare regime alimentare che limita l’assunzione dei carboidrati allo scopo di aumentare il consumo di grassi presenti nel tessuto adiposo. Il risultato è un aumento di corpi chetonici (derivati metabolici dei lipidi), che può favorire il dimagrimento a breve termine.

Esistono varie formulazioni della dieta chetogenica, che è fra quelle ampiamente pubblicizzate da libri e siti internet, allo scopo di dimagrire o migliorare la propria forma fisica. Tuttavia, adottare senza controllo medico questa dieta, come ogni altra drastica limitazione di alcune componenti dell’alimentazione, non è esente da rischi ed è importante che il medico avverta i propri pazienti sulle conseguenze di questa scelta.

L’argomento è trattato su JAMA Patient Page, le pagine dedicate alla comunicazione con il paziente dell’autorevole Journal of American Medical Association. Di seguito riportiamo le principali avvertenze segnalate in questo articolo, firmato da Zhaoping Li, capo della Divisione di nutrizione clinica presso l’Università della California (UCLA), Los Angeles (Usa), e David Heber, fondatore dell’UCLA Center for Human Nutrition.

L’uso clinico della dieta chetogenica

Le diete chetogeniche, spiegano gli autori, furono utilizzate per il trattamento del diabete prima della scoperta dell’insulina e possono migliorare la glicemia a breve termine nei pazienti con diabete di tipo 2. La dieta chetogenica generalmente ha un effetto dimagrante a breve termine, ma non ci sono prove scientifiche che questo approccio sia più efficace di altre diete dimagranti a lungo termine.

Le affermazioni diffuse sui benefici della dieta chetogenica per il cancro, la demenza e il morbo di Parkinson non sono attualmente supportate da evidenze scientifiche.

Mancano dati certi sugli effetti a lungo termine delle diete chetogeniche e sui possibili rischi per la salute. In ogni caso le diete a basso contenuto di carboidrati sono state collegate a un aumento della mortalità e a possibili rischi cardiovascolari.

A chi è consigliata?

Secondo gli autori di JAMA gli individui che desiderano perdere peso utilizzando un approccio molto strutturato possono beneficiare di una dieta cheto. Per i pazienti con prediabete o diabete di tipo 2, limitare i carboidrati al 5% delle calorie può aiutare a controllare la glicemia se contribuisce alla perdita di peso e al mantenimento del peso.

Effetti collaterali e rischi potenziali

Tra gli effetti più comuni della dieta chetogenica sono stati segnalati affaticamento, scarsa energia mentale, aumento della fame, disturbi del sonno, crampi muscolari, costipazione, nausea e disturbi allo stomaco.

Inoltre a lungo termine, una dieta in cui solo il 5% delle calorie totali proviene dai carboidrati rende impossibile ottenere quantità ottimali di fitonutrienti antiossidanti da frutta e verdura.

Nelle prime due settimane di dieta, potrebbero esserci aumenti significativi nella produzione di urina e spostamenti di liquidi che potrebbero richiedere un aggiustamento dei farmaci per ipertensione, insufficienza cardiaca e diabete.

Gli autori concludono che: “È importante consultare un medico prima di provare una dieta chetogenica. Bisognerebbe cambiare la dieta solo sotto la supervisione di un medico e di un dietista abilitato.”

Alessandro Visca
Alessandro Visca

Giornalista specializzato in editoria medico­­­­-scientifica, editor, formatore.