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Salute dell’intestino: la malattia diverticolare del colon

Il dottor Antonello Forgione, chirurgo generale dell’ospedale Niguarda di Milano, specializzato nel trattamento di malattie dell’apparato digerente, ci aiuta a inquadrare la malattia diverticolare del colon

“I diverticoli – spiega Forgione – sono estroflessioni sacciformi, si presentano cioè come dei piccoli sacchetti, che possono interessare diversi tratti dell’apparato gastroenterico. Per quanto riguarda il colon possono essere di dimensioni diverse e possono essere diffusi a un tratto specifico del colon, in particolare il tratto sigmoideo, che è quello affetto nel 70% dei casi, ma ci sono pazienti che hanno diverticoli lungo tutta la cornice colica.”

Si tratta di una patologia molto diffusa?

“La prevalenza della malattia diverticolare del colon – precisa Forgione – si può descrivere con la formula ‘777’, ossia dopo i 70 anni il 70% della popolazione (che in Italia corrisponde circa a 7 milioni di abitanti) è colpita da questa condizione patologica.

Si tratta quindi di una patologia estremamente frequente, la cui incidenza cresce con l’aumentare dell’età. Va aggiunto, però, che negli ultimi anni la malattia diverticolare colpisce sempre di più anche fasce di età più giovani. Stiamo assistendo ad un aumento estremamente significativo di questa patologia soprattutto nella fascia di età che va dai 35 ai 50 anni.

Questo perché, oltre all’età, l’altro fattore di rischio riconosciuto per i diverticoli del colon è rappresentato da una dieta con uno scarso apporto di fibre, con uno scarso apporto di acqua e con una prevalenza alimenti di produzione industriale, caratterizzati dall’uso di conservanti e additivi.”

Come si presenta la malattia? Quali sono i sintomi più comuni?

“La malattia – ricorda Forgione – spesso è spesso asintomatica. Quindi molti pazienti non sanno di avere diverticoli e lo scoprono quando si manifesta una complicazione o perché eseguono per altri motivi esami come colonscopia, radiografia, TAC addominale, che poi rivelano la presenza diverticoli.

Occorre sottolineare che i sintomi della malattia diverticolare possono essere confusi con quelli più comuni di altre patologie gastrointestinali (dolori addominali, coliche gassose, diarree da intolleranza alimentare). È importante quindi che il medico in presenza di sintomi gastrointestinali consideri anche la possibilità che siano causati da diverticoli, che si possono individuare con approfondimenti diagnostici, come una colonscopia, una radiografia con mezzo di contrasto o una color TAC. ”

Quali sono gli obiettivi del trattamento e che ruolo può avere la dieta?

“La strategia terapeutica da adottare in presenza di diverticoli – risponde Forgione – è legata alle caratteristiche del paziente, come l’età e le condizioni di salute e allo stadio della malattia, se è quiescente oppure una fase di acuzie oppure ha avuto un episodio di complicazione grave come una perforazione intestinale. Quindi il trattamento deve essere personalizzato e deve mirare prima di tutto a risolvere o migliorare la sintomatologia, quando questa è presente.

Il secondo obiettivo della terapia è quello di ridurre la probabilità che i diverticoli possano complicarsi con degli episodi di diverticolite cioè di infiammazione delle pareti del colon.

Anche per quanto riguarda la dieta è difficile dare indicazioni generali, salvo quelle della corretta idratazione e di una dieta ricca di fibre vegetali. Per arrivare a indicazioni più specifiche occorre valutare le caratteristiche del paziente, lo stadio della malattia e la presenza di comorbilità.”

Alessandro Visca
Alessandro Visca

Giornalista specializzato in editoria medico­­­­-scientifica, editor, formatore.