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Un adeguato apporto di proteine nella mezza età favorisce un invecchiamento sano

Un adeguato apporto con la dieta di proteine, soprattutto di origine vegetale, nella mezza età è associato a una più alta probabilità di un invecchiamento in salute fisica e mentale. Lo suggerisce uno studio di popolazione pubblicato sull’American Journal of Clinical Nutrition.

La ricerca sul database del Nurses’ Health Study

I ricercatori della Tufts University e della Harvard School of Public Health di Boston (Usa) hanno attinto al grande database del Nurses’ Health Study (NHS), che dal 1984 raccoglie dati su una popolazione di più di 48mila operatrici sanitarie. Sono state selezionate 3.721 partecipanti con un’età media di 48,6 anni all’inizio dello studio; il 38,6% aveva indici di massa corporea (BMI) superiori a 25, il 22,9% erano fumatrici abituali e l’88,2% era sposata.

L’invecchiamento sano è stato definito come assenza di 11 gravi malattie croniche (cancro, diabete di tipo 2, infarto del miocardio, intervento di bypass aorto-coronarico o angioplastica coronarica, insufficienza cardiaca congestizia, ictus, insufficienza renale, BPCO, morbo di Parkinson, sclerosi multipla e sclerosi laterale amiotrofica) oltre a buona salute mentale e nessuna compromissione delle funzioni cognitive o fisiche.

Il consumo medio totale di proteine delle partecipanti allo studio come percentuale di energia era del 18,3% (DS, 3%), leggermente superiore alla media del 16,0% nella dieta statunitense. Di queste, il 13,3% derivava da alimenti di origine animale, il 3,6% da latticini e il 4,9% da vegetali. L’assunzione totale di proteine era positivamente associata a livelli di istruzione più elevati, attività fisica, BMI più elevato e una storia di ipertensione e ipercolesterolemia. Al contrario, l’assunzione totale di proteine era inversamente associata all’assunzione di carboidrati totali, noci, alcol e bevande zuccherate.

L’apporto di proteine nella mezza rende più probabile un invecchiamento sano

I ricercatori hanno trovato una correlazione positiva tra l’assunzione di proteine nella mezza età e un invecchiamento sano successivo misurato all’età di 70-93 anni. In particolare per ogni incremento energetico del 3% da varie fonti proteiche è emerso un rapporto di probabilità, odds ratio (OR) di 1,05 (IC 95% 1,01-1,10) per le proteine totali; 1,07 (1,02-1,11) per le proteine animali 1,14 (1,06-1,23) per le proteine da latticini 1,38 (1,24-1,54) per le proteine da vegetali.

Lo studio ha anche esaminato gli effetti della sostituzione degli alimenti. Sono state state osservate associazioni positive significative con la sostituzione isocalorica di proteine di origine animale o da lattini, carboidrati o grassi con proteine di origine vegetale, con OR aumentati per l’invecchiamento sano di 1,22-1,58 per ogni sostituzione energetica del 3%.

Per quanto riguarda la misura delle funzioni fisiche, la sostituzione delle calorie da tutte le variabili di macronutrienti con calorie equivalenti da vegetali è stata associata a probabilità maggiori del 20%-60% di non avere limitazioni. Le proteine di origine vegetale sono state anche associate a probabilità maggiori di un buono stato mentale.

Le proteine riducono il rischio di fragilità

Ardisson Korat, del Centro di ricerca su nutrizione umana e invecchiamento della Tufts University, primo autore dello studio, ha commentato:

altri studi hanno esaminato gli effetti dell’assunzione di proteine negli anziani, ma abbiamo ritenuto che la mezza età fosse una finestra eziologica più rilevante I nostri risultati in linea con quelli degli studi sulle nelle popolazioni più anziane, hanno dimostrato che le proteine possono ridurre il rischio di fragilità”.

Secondo Rachel L. Amdur, internista presso la Northwestern Medicine di Chicago, i dati di follow-up a lungo termine del NHS sono straordinariamente utili:

le persone di mezza età potrebbero pensare di non aver più bisogno di molte proteine. A volte mangiare carboidrati è semplicemente più facile”

Concorda Louis J. Morledge, della Northwell Health a New York City: “consiglio fermamente ai miei pazienti un’adeguata e spesso aumentata assunzione di proteine ​​nella mezza età. Sempre all’interno di un quadro più ampio di dieta sana”.

Ha aggiunto che le persone di mezza età spesso si ritrovano “intrappolate” in abitudini alimentari e uno dei suoi obiettivi è evidenziare  l’importanza di scelte alimentari più sane in modo che le persone possano adattarsi meglio ai cambiamenti mentali, emotivi, fisici e scheletrici man mano che invecchiano.

alessandro visca
Alessandro Visca

Giornalista specializzato in editoria medico­­­­-scientifica, editor, formatore.