Uno studio, presentato lo scorso 30 luglio all’ultima edizione dell’Alzheimer’s Association International Conference (AAIC), ha verificato l’efficienza cognitiva di oltre mille persone in uno stato di povertà alimentare, (difficoltà ad accedere ad alimenti sicuri, nutrienti e in quantità sufficiente), assistite con un programma di supporto nutrizionale (US Supplemental Nutrition Assistance Program – SNAP), dimostrando che un apporto adeguato di nutrienti sani è in grado di rallentare il declino cognitivo legato all’età.
Lo studio di confronto tra i soggetti iscritti al programma di assistenza alimentare e quelli esclusi
1131 persone con un’età media di 63 anni arruolate nello SNAP nel 2010 sono state sottoposte a interviste telefoniche o via web, ogni due anni nel corso di un decennio, per verificare lo stato di funzioni cerebrali come a memoria e funzioni esecutive. I soggetti con un punteggio iniziale indicativo di deterioramento cognitivo o demenza sono stati esclusi dall’analisi.
Messi a confronto con 1216 persone di età e condizioni analoghe, che non avevano beneficiato del programma di supporto alimentare, i partecipanti al programma SNAP hanno avuto un declino cognitivo complessivo più lento dello 0,10% (P < 0,001), ovvero 2-3 anni aggiuntivi di salute cognitiva nel periodo di 10 anni.
I partecipanti al programma SNAP hanno anche avuto un declino più lento della memoria (P <0,001) e delle funzioni esecutive (P = 0,004) rispetto ai coetanei non iscritti al programma SNAP.
Il primo autore dello studio, Linlin Da, dell’Università della Georgia (Usa), College of Public Health, ha spiegato:
Il programma SNAP aumenta l’accesso ad alimenti ricchi di nutrienti che favoriscono la salute del cervello, come frutta, verdura, cereali integrali e proteine vegetali. Una migliore alimentazione è associata a una riduzione dell’infiammazione, a un miglioramento della salute vascolare e al mantenimento delle funzioni cognitive nel tempo.”
ed ha aggiunto:
l’insicurezza alimentare cronica è una fonte significativa di stress psicologico, che può avere un impatto negativo sulle funzioni cerebrali. SNAP aiuta ad alleviare la tensione finanziaria ed emotiva, riducendo i livelli di stress cronico.”
Secondo gli autori di questo studio i programmi di assistenza alimentare vanno considerati anche per gli effetti positivi sulla salute del cervello. Precisa Da:
per chi parte da un punteggio cognitivo sano, questo declino più lento potrebbe ritardare di quasi un decennio il raggiungimento della soglia per del deterioramento cognitivo lieve.”



