Salute a tavola, la riscoperta delle antiche colture italiane
Un italiano su tre (36%) consulta il medico per risolvere i propri dubbi sull’alimentazione. Il dato, contenuto in uno studio di Ref Ricerche per Coldiretti al salone internazionale del biologico e naturale (SANA) di Bologna, conferma che l’alimentazione viene sempre più considerata come un fattore essenziale per la propria salute.
Il cibo considerato come farmaco è una tendenza rilevata anche dall’osservatorio sui consumi, in cui spiccano aumenti di vendita di prodotti come semi di zucca (+28%), farro (+16%), mandorle (+15%) o farina di riso (+8%).
La Coldiretti sottolinea anche l’impegno degli agricoltori nel salvare prodotti che appartengono alle tradizioni locali e che oggi vengono riscoperti per le loro virtù salutistiche.
Coldiretti ricorda che ci sono alimenti tipici regionali che possono rispondere alla domanda di wellness alla pari con cibi diventati di moda come la curcuma originaria dell’India o le bacche di goji.
“In Sardegna – cita Coldiretti – è stata recuperata ‘sa pompia’, sorta di cedro dalla buccia spessa e ruvida usato nella preparazione di dolci e liquori, ma dal quale si ricavano anche oli essenziali che curano tosse e raffreddore e aiutano anche l’intestino.
In Friuli Venezia Giulia sboccia la rosa di Gorizia una varietà pregiata di radicchio rosso che aiuta a depurare l’organismo.
La melanzana rossa è tornata a essere coltivata in Basilicata poiché vanta tra le proprietà principali, quella antiossidante, utile per contrastare l’invecchiamento cellulare, oltre a ridurre il colesterolo.
Dalle Marche arrivano le visciole, varietà selvatiche di ciliegia che i contadini consumavano durante il lavoro nei campi per le loro proprietà rinvigorenti.
La roveja di Cascia, coltivata dagli agricoltori umbri terremotati, è un legume antico con alto contenuto di proteine e pochi grassi, dunque adatto a chi deve perdere peso.
In Sicilia la fava di Leonforte assicura un alimento ricco di sali minerali, che poteva essere seccato e conservato a lungo.
Nel Lazio si producono i fagioli del Purgatorio dalle ottime proprietà nutrizionali così come in Campania è noto il pomodorino del piennolo, una varietà antica di pomodoro dalle proprietà antiossidanti.
La patata viola possiede interessanti proprietà antitumorali e contro l’invecchiamento grazie soprattutto ad alcune sostanze presenti nella buccia. E’ ligure il chinotto, che, oltre alle proprietà digestive, antiossidanti e anti-infiammatorie, riduce l’effetto tossico di alcuni minerali presenti nell’ambiente, proteggendo dall’inquinamento”.