Speciale ASCO 2020, il coronavirus non ferma la ricerca
Il congresso annuale dell’American Society of Clinical Oncology (ASCO), considerato il più importante appuntamento scientifico per l’oncologia medica mondiale, quest’anno si è tenuto in modalità virtuale, dal 29 al 31 maggio.
Uno dei temi centrali dell’incontro è stato l’impatto della pandemia Covid-19 sui malati oncologici. L’ASCO ha lanciato l’ASCO Survey su COVID-19 nel Registro Oncologico ASCO per aiutare la comunità oncologica ad individuare i sintomi tipici e la gravità del Covid-19 nelle persone con cancro e a definire il suo impatto sulla possibilità di cura e sui risultati per i pazienti. Il Registro raccoglierà i dati di base e di follow up durante la pandemia di Covid-19 e nel 2021
“Poiché questa crisi sanitaria globale senza precedenti continua, ci rendiamo conto che una parte della popolazione, che comprende i pazienti oncologici, è maggiormente esposta agli effetti più pesanti del Covid-19,” ha spiegato il Presidente ASCO, Howard Burris. “La comunità oncologica ha bisogno di dati sull’impatto del virus sui pazienti, sui trattamenti e sui risultati per poter adeguare le cure attuali e stabilire i processi decisionali per futuri focolai. Invitiamo tutti gli oncologi a partecipare, in modo che possiamo imparare da ogni paziente, in ogni struttura e in ogni Stato del nostro Paese.”
I primi dati sui decessi da SARS-CoV2 nei pazienti con cancro sono stati presentati in sessione plenaria al Congresso della Società Americana di Oncologia Clinica (ASCO) e discussi da Giuseppe Curigliano (Professore di Oncologia Medica all’Università di Milano e Direttore Divisione Sviluppo di Nuovi Farmaci per Terapie Innovative all’Istituto Europeo di Oncologia di Milano).
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Al congresso sono stati presentati anche i risultati di studi clinici che fanno registrare progressi significativi nella cura di diversi tipi di tumore.
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