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Sangue-albumina

Alzheimer, si può diagnosticare con un esame del sangue?

  • Alessandro Visca
  • Medicina

“Ci piacerebbe arrivare a un esame del sangue per l’Alzheimer prescritto dal medico di base, come si fa per il colesterolo”. Lo ha detto Maria Carrillo, responsabile scientifica dell’Alzheimer’s Association negli Stati Uniti, commentando uno studio condotto da ricercatori della Lund University in Svezia e da poco pubblicato su ‘JAMA’.

In questo studio un test sierologico combinato, messo a punto dai ricercatori svedesi ed eseguito su pazienti con deficit cognitivo, ha mostrato un tasso di accuratezza superiore al 90% per la diagnosi di Alzheimer.

Un test per la ricerca di due biomarker della malattia di Alzheimer

Gli esami del sangue nella diagnosi di Alzheimer servono a quantificare la presenza di alcuni biomarker noti della malattia, tra cui la proteina tau fosforilata 217 (p-tau217). Per questo nuovo studio sono stati reclutati oltre 500 anziani da ambulatori di assistenza primaria svedesi e quasi 700 da cliniche specializzate, i ricercatori svedesi hanno utilizzato un test (chiamato PrecivityAD2) che misura anche il rapporto tra due tipi di beta amiloide (beta 42/beta 40). L’accumulo di proteina beta amiloide è, infatti, un altro indicatore della malattia.

In uno studio precedente, il team dei ricercatori svedesi ha definito i livelli di queste molecole necessari per confermare una diagnosi di malattia di Alzheimer.

Per valutare l’apporto che possono dare all’accuratezza diagnostica gli esami del sangue i ricercatori hanno confrontato i risultati degli esami del sangue con quelli di un esame del liquido spinale o di una scansione PET. Hanno anche confrontato l’accuratezza diagnostica dell’esame del sangue con quella delle valutazioni cliniche standard, che includono un esame fisico, test cognitivi e una TAC cerebrale.

Gli esami del sangue hanno portato al 91% l’accuratezza diagnostica

Con gli esami del sangue si è raggiunta un’accuratezza diagnostica del 91% (IC 95%, 86-96%) rispetto a quella del 61% (IC 95% CI, 53-69%) ottenuta con la valutazione standard dai medici di base e del 73% (IC 95% 68-79%) dagli specialisti.

Ulteriori analisi hanno rilevato che la misurazione della sola p-tau217 ha prodotto risultati simili all’utilizzo del test combinato. Uno degli autori dello studio, Oskar Hansson dell’Università di Lund, ha dichiarato:

consideriamo questo un passo importante verso l’implementazione clinica di un esame del sangue per l’Alzheimer. I prossimi passi includono la definizione di linee guida chiare su come un esame del sangue per l’Alzheimer può essere utilizzato nella pratica clinica, preferibilmente utilizzando questi test prima nelle cure specialistiche e poi nelle cure primarie. Questo lavoro è attualmente in corso”.

Alessandro Visca
Alessandro Visca

Giornalista specializzato in editoria medico­­­­-scientifica, editor, formatore.