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Celiachia, il possibile ruolo del dentista nella diagnosi precoce

  • Alessandro Visca
  • Medicina

La malattia celiaca (MC), disordine autoimmune innescato dall’assunzione di glutine in soggetti geneticamente predisposti, si può manifestare, oltre che con i classici sintomi gastrointestinali (dolori addominali, diarrea, perdita di peso), anche con sintomi che riguardano altri organi e apparati. Tra questi ci sono manifestazioni tipiche che riguardano il cavo orale, come le alterazioni dello smalto dentale.

Un team di ricercatori dell’Università “Aldo Moro” di Bari ha recentemente pubblicato sul Journal of Clinical Medicine una review dedicata alla correlazione tra MC e difetti dello smalto dentale.

Uno degli obiettivi di questa ricerca è favorire la diagnosi della celiachia, con il contributo dell’odontoiatra, anche in assenza di sintomi intestinali, focalizzando l’attenzione sulle caratteristiche tipiche delle alterazioni dello smalto dentale che possono essere interpretate come segno di MC.

Le manifestazioni orali associabili a celiachia

Nei soggetti celiaci si possono riscontrare diverse le manifestazioni orali collegabili alla malattia, tra cui ulcere aftose, ulcerazioni orali ricorrenti e difetti dello smalto dentale (dental enamel difect DED). Gli autori della review hanno trovato sui motori di ricerca 153 pubblicazioni nell’ultimo decennio, che riguardano celiachia e patologie del cavo orale, selezionando poi 18 studi.

I DED emergono come un aspetto peculiare delle manifestazioni orali correlate alla MC. Per quanto riguarda il meccanismo patogenetico, gli studi ipotizzano un ruolo del glutine nello sviluppo dello smalto dentale. La celiachia potrebbe interferire con questo meccanismo e con il processo di mineralizzazione dei denti.

Alcuni particolari difetti dello smalto dentale, come vaiolatura, scanalatura e scolorimento, sono da considerare potenziali marcatori orali di MC. Tuttavia, sottolineano gli autori della review, si tratta di condizioni simili a quelle provocate da altre patologie dello smalto dentale come amelogenesi imperfetta, ipomineralizzazione dello smalto, traumi o infezioni. È necessario quindi un approccio attento alla diagnosi differenziale.

Allo stesso tempo, spiegano gli autori della review, i DED possono essere un indicatore precoce di MC, offrendo l’occasione per un intervento tempestivo a vantaggio della salute dei pazienti. Inoltre, comprendere le sfumature di questa correlazione può migliorare la qualità complessiva delle cure per gli individui affetti da celiachia.

Nei celiaci è più alta l’incidenza di patologie dentali

I pazienti con MC spesso hanno problemi dentali e dello smalto più gravi rispetto a chi non ha questa patologia. In particolare, negli studi considerati dalla review, i pazienti con MC avevano una più alta incidenza di carie e denti mancanti, rispetto ai non celiaci, con una presenza significativa di DED.

Complessivamente emerge un quadro in cui i problemi al cavo orale, compresa la DED, sono molto comuni e arrivano a interessare l’80% dei pazienti celiaci.

Tra i fattori che contribuiscono ai DED ci sono danni immunitari, disturbi nutrizionali e fattori genetici. Inoltre il malassorbimento del calcio causato dalla celiachia, soprattutto nei primi anni di vita, potrebbe influire negativamente sullo sviluppo dello smalto dentale.

Aspetti specifici dei danni ai denti correlati alla celiachia

I difetti dello smalto dentale sono stati inquadrati in una classificazione (Aine et al., 1990) che riportiamo nella tabella.

fonte Aine L. et al. (1990), Journal of Oral Pathology & Medicine, mod.

I DED sono considerati segni specifici di celiachia se sono presenti simmetricamente su entrambi i lati e distribuiti in tutti e quattro i quadranti dei denti permanenti, con incisivi e molari come denti più comunemente colpiti

Lo screening di routine per la celiachia nei pazienti che mostrano difetti dello smalto dentale non è attualmente raccomandato, tuttavia, sottolineano gli autori della review, la classificazione di Aine può essere uno strumento prezioso per i dentisti per sospettare la MC.

Considerazioni conclusive

In conclusione la review suggerisce che le manifestazioni orali della MC possono portare a una diagnosi anche in assenza di segni gastrointestinali, facilitando un trattamento tempestivo, con l’adozione di una dieta senza glutine, essenziale per gestire la celiachia ed evitare ulteriori problemi di salute. Le valutazioni dentistiche regolari sono fondamentali per monitorare e affrontare i DED correlati alla MC.

Inoltre, va sempre considerato che la celiachia può influenzare profondamente la salute orale e la qualità della vita correlata alla salute orale, in particolare in età pediatrica, evidenziando la necessità di cure integrate che coinvolgano sia dentisti che gastroenterologi.

Infine gli autori evidenziano che gli studi considerati presentano un elevato rischio di bias dovuto a fattori confondenti e alla variabilità nella selezione dei partecipanti.

Sono quindi auspicabili ulteriori studi per comprendere sempre meglio il complicato legame tra celiachia e salute dentale.

In collaborazione con Dr. Schär

alessandro visca
Alessandro Visca

Giornalista specializzato in editoria medico­­­­-scientifica, editor, formatore.