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Depressione, un nuovo farmaco per le forme gravi e resistenti

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità nel mondo sono almeno 300 milioni le persone che soffrono di depressione. In Europa si stima che circa 40 milioni di persone convivano con una forma grave della malattia, il disturbo depressivo maggiore (MDD). I pazienti con MDD che sperimentano un primo episodio depressivo hanno un rischio di ricaduta del 40-60% e circa 1 paziente su 3 ha una malattia resistente al trattamento.

Una depressione maggiore non riconosciuta e non adeguatamente trattata comporta dei rischi anche per la vita di chi ne soffre. Il 15-20% dei pazienti affetti da depressione, ha una ideazione suicidaria o tenta il suicidio. Eppure solo il 25% dei pazienti con diagnosi di depressione riceve cure tempestive e adeguate (fonte: OMS 2021).

Sono questi i dati che fanno da sfondo all’annuncio di Janssen della disponibilità anche in Italia del primo farmaco spray nasale per il trattamento della depressione maggiore. Si tratta di esketamina, un antagonista del recettore N-metil-D-aspartato (NMDA), approvato da Aifa per la terapia del disturbo depressivo maggiore resistente al trattamento.

Andrea Fagiolini, Professore ordinario di psichiatria all’Università di Siena e Direttore del dipartimento della Salute mentale e degli organi di senso dell’Ospedale Santa Maria delle Scotte di Siena, spiega qual è la novità per la cura della depressione maggiore rappresentata da questo farmaco.

 

Antonio Vita, Professore ordinario di psichiatria all’Università di Brescia, Direttore del Dipartimento di Salute Mentale di Brescia e Vice Presidente della Società Italiana di Psichiatria (SIP) traccia un quadro della prevalenza dei disturbi depressivi e sottolinea l’importanza della collaborazione tra specialisti e medici di famiglia.

 

 

Alessandro Visca
Alessandro Visca

Giornalista specializzato in editoria medico­­­­-scientifica, editor, formatore.