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Anziani Farmaci

Farmaci antipertensivi, meglio prenderli al mattino o la sera?

La pressione sanguigna è influenzata dal ritmo circardiano, con una tendenza al rialzo al risveglio e un calo durante la notte. Diverse ricerche hanno cercato di capire se gli effetti dei farmaci antipertensivi potessero ugualmente essere influenzati dall’orario di somministrazione.

Ad esempio un ampio studio di popolazione pubblicato nel 2019 sembra indicare una maggiore efficacia, in termini di prevenzione di eventi cardiovascolari, della somministrazione dei farmaci antipertensivi nelle ore serali. Tuttavia, altri trial hanno dato risultati contrastanti.

Al recente congresso annuale della Società europea di cardiologia (ESC 2024) sono stati presentati i risultati di due nuovi studi, uno su una popolazione afferente ad ambulatori di medicina generale e l’altro su una coorte di pazienti fragili ricoverati in RSA. Secondo queste nuove ricerche non ci sarebbero differenze significative legate all’ora di assunzione del farmaco antipertensivo, in termini di sicurezza e  prevenzione di eventi cardiovascolari.

Il confronto tra assunzione di antipertensivi al mattino o la sera in due coorti di pazienti canadesi

Nel trial chiamato BedMed, sono stati arruolati 3.357 canadesi (età media di 67 anni , il 56% donne) afferenti ad ambulatori di medicina generale, senza anamnesi di glaucoma, a cui era stato prescritto almeno un farmaco antipertensivo una volta al giorno.

I partecipanti sono stati assegnati in modo casuale (1:1) all’assunzione degli antipertensivi al mattino oppure prima di coricarsi.

L’esito primario dello studio era rappresentato da eventi cardiovascolari maggiori (MACE), definiti come morte per tutte le cause, ricovero ospedaliero/visita al pronto soccorso per ictus, infarto miocardico/sindrome coronarica acuta o insufficienza cardiaca congestizia. Gli esiti secondari includevano ricoveri ospedalieri non programmati per tutte le cause/visite al pronto soccorso ed eventi visivi, cognitivi e correlati a fratture.

Con un disegno simile è stato condotto un altro studio, chiamato BedMed-Frail che coinvolto  residenti in RSA, strutture in cui i farmaci vengono somministrati solitamente al mattino.

Nello studio BedMed, in un follow-up mediano di 4,6 anni, l’esito primario di MACE si è verificato nel 9,7% dei partecipanti nel gruppo che assumeva i farmaci prima di coricarsi e nel 10,3% nel gruppo al mattino (hazard ratio aggiustato [HR] 0,96; IC 95% 0,77-1,19; p=0,70). Non ci sono state differenze tra i due gruppi nel numero di ricoveri ospedalieri.

Nello studio sui pazienti fragili (BedMed-Frail), i 776 partecipanti avevano un’età media di 88 anni e il 72% erano donne. In una media di 415 giorni, l’esito primario di MACE si è verificato nel 40,6% dei partecipanti del gruppo che assumeva i farmaci di sera e nel 41,9% nel gruppo di assunzione al mattino (HR aggiustato 0,88; IC 95% 0,71-1,11; p=0,28) e in entrambi i gruppi è stato principalmente determinato da decessi.

Gli esiti secondari di efficacia e sicurezza non erano diversi tra i gruppi, fatta eccezione per l’ospedalizzazione non prevista per tutte le cause/visite al pronto soccorso, che mostra un risultato migliore nel gruppo che ha assunto i farmaci prima di coricarsi (HR 0,74; IC al 95% 0,57-0,96; p=0,02).

Scott Garrison dell’Università di Alberta, Edmonton (Canada), principal investigator dello studio, ha commentato:

abbiamo verificato che la somministrazione dei farmaci antipertensivi prima di andare a letto rispetto a quella al mattino non causa alcuna differenza in termini di MACE, né di potenziali eventi ipotensivi, visivi, cognitivi o di sicurezza in una popolazione generale e, cosa importante, in pazienti anziani fragili, un sottogruppo che è generalmente escluso dagli studi clinici. Quindi l’ora in cui si somministra il trattamento non dovrebbe essere considerata  importante e dovremmo invece consigliare ai pazienti di assumere i loro farmaci per la pressione quando è meno probabile che se ne dimentichino”.

Riferimenti bibliografici

  1. ‘The BedMed and BedMed-Frail randomised controlled trials - Effect of antihypertensive timing on mortality and morbidity’, ESC 2024, Hot Line 2 on Saturday 31 August in room London.
  2. Mackenzie IS, Rogers A, Poulter NR, et al. Cardiovascular outcomes in adults with hypertension with evening versus morning dosing of usual antihypertensives in the UK (TIME study): a prospective, randomised, open-label, blinded-endpoint clinical trial. Lancet. 2022;400:1417–1425.
  3. Hermida RC, Crespo JJ, Dominguez-Sardina M, et al. Bedtime hypertension treatment improves cardiovascular risk reduction: the Hygia chronotherapy trial. Eur Heart J. 2020;41:4565–4576.
  4. Hermida RC, Ayala DE, Mojon A, et al. Influence of circadian time of hypertension treatment on cardiovascular risk: results of the MAPEC study. Chronobiol Int. 2010;27:1629–1651.
Alessandro Visca
Alessandro Visca

Giornalista specializzato in editoria medico­­­­-scientifica, editor, formatore.